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29 marzo 2024

Treviso

Pm10, a Treviso l'inizio dell'anno si conferma positivo

Solo due importanti sforamenti da inizio anno, nel 2020 eravamo già in allerta rossa. Calesso: "Forse c’entrano anche le auto"

| Isabella Loschi |

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Pm10 aria Treviso

TREVISO - La settimana è iniziata con due record (negativi) sul fronte dell’inquinamento e della qualità dell’aria di Treviso. Sia lunedì sera che ieri sera i valori delle polveri sottili presenti nell’aria, rilevati dalle centraline Arpav, sono schizzati alle stelle toccando lunedì sera i 137 microgrammi per metro cubo d’aria e ieri i 156 microgrammi. Valori tre volte oltre i limiti di concentrazione consentiti per legge (pari a 50 µg/m3).

Durante l’arco della giornata, invece, i valori delle Pm10 pur rimandano oltre i limiti, oscillano tra i 50 e i 75 microgrammi per metri cubo d’aria. Nonostante come abbiamo detto la qualità dell’aria non sia definita “buona”, c’è da sottolineare che gli sforamenti misurati in questi giorni sono i primi significativi da inizio anno.

Certo sono solo 20 giorni ma lo scorso anno le stesse settimane segnavano valori di Pm10 alle stelle, tanto che il comune di Treviso, secondo l’ordinanza antismog adottata, aveva già introdotto l’allerta arancione e anche rossa, che scatta solo dopo il superamento del valore limite giornaliero di Pm 10 di 50 microgrammi/m3 per dieci giorni consecutivi.

“L'anno scorso, al 20 gennaio, avevamo già sopportato giorni e giorni d'aria appestata”, commenta i dati Diego Ganeo referente della pagina Facebook, Treviso Clean and Green, che coordina le azioni dei cittadini trevigiani volte al miglioramento delle critiche condizioni dell'inquinamento atmosferico. “Il trend dell'autunno inverno 2020-21 si conferma, quindi, estremamente positivo rispetto all'ultimo lustro. In fin dei conti - sottolinea - manca solo un mese al termine del periodo clou dell'inquinamento atmosferico. Ora confidiamo nella variabilità del meteo dei prossimi giorni per riportare i valori nella norma”.

Secondo Luigi Calesso di Coalizione Civica il miglioramento della qualità dell’aria di questo inizio anno, oltre alle condizioni meteorologiche più favorevoli, è da attribuire anche al minor numero di auto in circolazione in relazione all’emergenza Covid: “Non si può negare che anche la limitazione alla circolazione, con il conseguente ridotto utilizzo degli autoveicoli privati, abbia contribuito a rendere l’aria un po’ più respirabile”, dichiara.

 



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Isabella Loschi

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