Piogge da record, 30mila tonnellate di funghi
Tornano i porcini nei boschi bellunesi
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BELLUNO - Dopo la quasi assenza totale registrata nella scorsa stagione, tornano i porcini nei boschi bellunesi e vicentini. "Due mesi da record per piovosità - rileva in una nota Coldiretti Veneto - hanno favorito un boom fuori stagione per i funghi, anticipando la raccolta di trenta giorni rispetto al normale andamento climatico".
Nel Cadore in particolare - è evidenziato - è stata registrata la presenza di chiodini, varietà prettamente autunnale, la cui crescita rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura. Le previsioni sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali in cui si stima che negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che - riferisce la Coldiretti - coprono un terzo dell'Italia si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati.
L'attività di ricerca - continua la Coldiretti, ricordando le regole della raccolta - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di 'professionisti' impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.