PIEVE DI SOLIGO – Impeccabile come sempre, con il completo blu e la cravatta. Mente lucida e occhio vigile. E a vederlo, ma anche a sentirlo, nessuno gli darebbe ben 106 anni. Grande festa oggi, 6 ottobre, a Pieve di Soligo per Pietro Fornasier classe 1914, per tutti “Pierin”. Nella sua abitazione è stato festeggiato dai famigliari e dal sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan.

Pievigino, risiede da sempre nella frazione di Barbisano. Reduce della Seconda Guerra Mondiale, tra leva militare e guerra stette via da casa 11 anni, di cui tre trascorsi come prigioniero in Africa. Tornato a Pieve di Soligo, ha lavorato per alcune aziende del legno fino alla pensione.

A chi gli chiede quale sia il segreto di questa longevità, il 106enne rivela che gli piace mangiare molti dolci e dormire molto. Per la sua età, gode di una buona salute, si muove autonomamente, cucina e vive ancora da solo, ma sempre sotto l’occhio vigile dei suoi nipoti che passano quotidianamente a dargli un saluto.

«È sempre un onore portare gli auguri di buon compleanno al signor Pietro Fornasier di Barbisano. 106 anni invidiabili di piena lucidità e storia» le parole del sindaco Soldan.

Immancabile per il 106enne la foto di rito davanti alla torta, con tanto di candeline. Stamane gli ha fatto visita anche il parroco don Stefano, mentre nel pomeriggio il capogruppo degli alpini di Barbisano. «La comunità tutta – sottolinea il sindaco – si stringe al più anziano cittadino di Pieve di Soligo. Per i suoi 107 anni gli ho promesso un tablet, così da poter vedere i parenti più lontani. Gli piace la tecnologia. Sta benissimo, mente lucida, disponibile. Abbiamo chiacchierato per 45 minuti. Le candeline? Le ha spente tutte con un soffio».