18/04/2024nubi sparse

19/04/2024poco nuvoloso

20/04/2024poco nuvoloso

18 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Pieve di Soligo, il comune vince la battaglia sui filari del vigneto

Il TAR per la prima volta ha effettuato una disamina del paesaggio collinare candidato al riconoscimento Unesco

|

|

vigneto pieve ricorso tar

PIEVE DI SOLIGO - È stata depositata lunedì la sentenza del TAR Veneto che ha deciso nel merito al contenzioso tra la società agricola Spagnol ed il comune di Pieve di Soligo. Il comune, difeso dall’avvocato Rossella Tramet, e la Soprintendenza, difesa dall’avvocatura dello Stato, hanno riportato una vittoria netta, ottenendo anche la condanna alle spese di lite a carico della ditta Spagnol soccombente.

 

La società ricorrente Spagnol è proprietaria di un’area agricola sita in zona collinare nel territorio del comune di Pieve di Soligo all’interno di un’area boschiva soggetta a vincolo paesaggistico. Con permesso di costruire del 2 dicembre 2013, la ricorrente è stata autorizzata, anche dal punto di vista paesaggistico, a realizzare degli interventi di sistemazione agraria comprendente anche l’impianto di un vigneto e a rimediare all’esito di una frana.

 

Nel gennaio 2016 la ricorrente ha presentato una nuova domanda di permesso di costruire in variante al fine di modificare la disposizione dei filari originariamente autorizzata. A seguito di un sopralluogo il Comune ha accertato che in realtà i lavori erano già stati eseguiti. Considerando l’istanza come volta ad ottenere l’accertamento di compatibilità paesaggistica, il Comune ha trasmesso alla Soprintendenza il parere favorevole della commissione edilizia integrata.

 

La Soprintendenza con parere del 15 marzo 2016 si è espressa negativamente sulla diversa disposizione dei filari, affermando che a tutela dei valori paesaggistici il sesto di impianto del vigneto deve rimanere invariato rispetto al progetto originario precedentemente autorizzato con posa dei filari allineata alla curva di livello.

 

Conseguentemente il Comune ha emanato l’ordinanza n. 24 del 21 aprile 2016, disponendo il ripristino del sesto d’impianto secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza. Il TAR non ha nemmeno preso in esame le eccezioni in rito ritenendo il ricorso infondato nel merito. La ricorrente era stata autorizzata anche dal punto di vista paesaggistico a disporre i filari del proprio vigneto secondo l’impianto a “girapoggio”, e invece li ha abusivamente realizzati secondo il sesto di impianto a “rittocchino”.

 

La Soprintendenza si è espressa negativamente circa la compatibilità paesaggistica del sesto d’impianto a rittochino. Il TAR quindi per la prima volta ha effettuato una disamina del paesaggio collinare candidato al riconoscimento Unesco, affermando che esistono diversi modi di disporre i filari dei vigneti nelle zone collinari caratterizzate da pendenze.

 

Quello tipico della tradizione collinare e pedemontana è il “girapoggio”, in cui la disposizione dei filari segue le curve di livello ed il ripiano dei terrazzamenti, che viene mantenuto in una condizione sostanzialmente pianeggiante, ha un andamento curvilineo che segue il profilo del pendio.

 

Tale tipo di impianto dal punto di vista idrogeologico ha il vantaggio di consentire che l’acqua piovana scenda dal pendio in modo rallentato ed uniforme senza che si possa concentrare in punti particolari. Il “rittochino” prevede invece l’impostazione dei filari lungo la linea di massima pendenza del versante, con una sistemazione del terreno comportante una livellazione uniforme in modo da ottenere in tutto il vigneto pendenze omogenee.

 

Tale tipo di impianto consente un’elevata meccanizzazione perché permette di utilizzare trattori di grandi dimensioni, ma presenta forti problematicità dal punto di vista idrogeologico, perché incide negativamente sulla regimazione delle acque soprattutto nelle forti pendenze. In tal modo infatti la velocità di discesa delle acque aumenta, comportando fenomeni di dilavamento dei terreni di cui vengono asportati gli strati superficiali, e determinando fenomeni di erosione del suolo.

 

Dal punto di vista paesaggistico, l’impianto a girapoggio è quello che caratterizza gli ambienti collinari del Veneto, e determina un paesaggio dalle figure morbide, che seguono i livelli di pendenza e la morfologia dei terreni.

 



Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo
Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×