18/04/2024nubi sparse

19/04/2024velature lievi

20/04/2024pioviggine e schiarite

18 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Pieve di Soligo, aggredisce e minaccia il medico: “Giuro che ti taglio la gola”

Il giovane ha scatenato il caos nell’ambulatorio di Del Favero e nella sede che ospita la medicina integrata di gruppo

| Roberto Silvestrin |

immagine dell'autore

| Roberto Silvestrin |

Emanuele Del Favero

PIEVE DI SOLIGO - “Giuro che ti taglio la gola”. Ieri Emanuele Del Favero, medico di base di Pieve di Soligo, è stato aggredito e minacciato da uno dei suoi pazienti. Il giovane ha scatenato il caos nell’ambulatorio di Del Favero e nella sede che ospita la medicina integrata di gruppo di Pieve di Soligo. I fatti si sono svolti intorno alle 17.45.

 

“Un paziente mi ha chiesto la prescrizione di un farmaco che ha delle strette indicazioni terapeutiche, ovvero forme cliniche epilettiche nel neonato e nel bambino, l’epilessia dell’adulto e le crisi focali – spiega il medico -. Tale farmaco, dal costo di pochi euro, viene spesso utilizzato come farmaco d’abuso, anche se con ciò non voglio assolutamente dire che il paziente ne avrebbe fatto un uso improprio. Avendo però la responsabilità delle terapie che prescrivo, desidero conoscere specificamente le condizioni di salute di ogni paziente prima di procedere alla prescrizione. Inoltre la prescrizione di un farmaco in assenza delle indicazioni riportate in scheda tecnica è una procedura non regolare, salvo alcuni casi specifici”.

 

“Non conoscendo il paziente, che accedeva al mio ambulatorio per la prima volta, e non adducendo egli alcuna documentazione clinica, gli ho chiesto riscontro per procedere in sicurezza alla prescrizione dello stesso farmaco – aggiunge il professionista -. Detto paziente mi ha ricordato che assumeva tale farmaco da anni per insonnia e non era affetto da alcuna delle patologie per cui il farmaco viene utilizzato da scheda tecnica, ma che nessun medico gli aveva mai fatto alcun problema per la prescrizione e che quindi glielo dovevo prescrivere. Gli ho esposto l’impossibilità della prescrizione, in quanto non sussistevano le indicazioni terapeutiche, e mi sono offerto, per l’insonnia, di prescrivergli un altro farmaco che possiede le indicazioni specifiche appunto per tale problema, spiegandogli che l’effetto farmacologico era il medesimo”.

 

Sempre con più insistenza e alzando la voce mi ha intimato di prescriverglielo, ricordandomi che lui è un “assassino” – racconta Del Favero -. Appariva realmente alterato. Gli ho ricordato nuovamente che la prescrizione non era possibile e ho rinnovato l’offerta per la molecola alternativa, ma egli ha rifiutato, alzando la voce in maniera sempre più minacciosa, offendendo e bestemmiando e riferendo che poteva “uscire ed uccidere qualcuno”. In tale momento, non sentendomela più di relazionarmi con il paziente, anche perché iniziavo ad avere paura di tanta aggressività, avendogli spiegato le ragioni e avendo addirittura proposto la prescrizione di un altro farmaco e avendolo lui rifiutato, l’ho invitato a lasciare l’ambulatorio. Il paziente, che si trovava dall’altra parte del tavolo, continuava ad alzare la voce, dicendo che non se ne sarebbe andato senza prescrizione. Allora mi sono alzato e mi sono avvicinato per aprire la porta ed eventualmente chiedere aiuto, ma il paziente mi si è parato davanti e mi ha afferrato per la maglia. Ho cercato allora di divincolarmi e di difendermi, riuscendo infine a spalancare la porta, alzando la voce e attirando l’attenzione dei presenti in sala d’aspetto. Nel cercare di uscire dalla porta per mettermi in salvo ho contrastato lo stesso paziente che mi ostruiva l’uscita, con lo stesso paziente che si gettava a terra all’indietro accusandomi di averlo spinto. Dopo essersi alzato e aver pronunciato delle offese verso di me, il paziente mi ha riaggredito, sferrandomi un colpo al volto che, per fortuna, mi ha colpito solo di striscio, piegandomi la stanghetta degli occhiali. In quel momento un suo amico lo ha immobilizzato e ha cercato di allontanarlo”.

 

Il paziente urlava a squarciagola frasi incomprensibili, offendeva me e gli altri presenti, bestemmiava – rende noto il medico -. Ha sferrato un calcio alla porta del mio ambulatorio, sfondandone la copertura, poi ne ha sferrato un altro al contenitore dei presidi antincendio e lo ha divelto dal muro. A quel punto, sempre con la suola della scarpa, ha colpito la porta dell’ambulatorio di una collega. Mi minacciava con frasi del tipo “giuro che ti taglio la gola”. Ha anche estratto il cellulare, dicendo che avrebbe fatto un video per Internet. Tutto sotto gli occhi increduli e spaventati delle segretarie, degli infermieri, degli altri colleghi e dei pazienti. Sono stati avvisati i Carabinieri, ma il paziente si è allontanato prima del loro arrivo”.

 

Nella foto il dottor Emanuele Del Favero

 


| modificato il:

foto dell'autore

Roberto Silvestrin

Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo
Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×