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29 marzo 2024

Castelfranco

Pieve del Grappa piange Flavia Simonetto, grande protagonista della vita culturale del paese

Fondatrice dell'Università popolare dell'Asolano, Auser e maestra elementare, lascia il marito Lorenzo Capovilla, ex sindaco di Crespano del Grappa

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Flavia Simonetto

PIEVE DEL GRAPPA - Se n'è andata in punta di piedi, discreta come lo è sempre stata nella vita, ieri sera. Saranno mercoledì 9 alle ore 10.00 in duomo a Pieve del Grappa, suo paese di adozione, i funerali di Flavia Simonetto in Capovilla, originaria di Ferrara era molto conosciuta anche oltre la pedemontana del Grappa perchè fondatrice dell'Università popolare dell'Asolano, Auser e maestra elementare molto amata da generazioni di crespanesi. Flavia Simonetto lascia il marito Lorenzo Capovilla, ex sindaco di Crespano del Grappa e i figli Nicola e Andrea. Alla famiglia, da sempre molto impegnata, sono arrivate le condoglianze dell'Associazione Istresco di Treviso, oltre al cordoglio di molti cittadini.

Una grande donna, molto presente nella vita culturale del paese, onesta, intelligente e coerente, dal carattere forse a tratti burbero, ma sempre disponibile al confronto e appasionata ai temi civili: la sua "creatura", l'università popolare per gli adulti dell'Asolano, festeggia quest'anno i primi 26 anni di vita: "Flavia Simonetto è stata una pioniera: quello dell'Università popolare è stato un progetto in cui ha creduto da subito e per cui si è spesa fortemente, viaggiato per tutta l'Italia. Il suo contributo alla nascita di altri circoli è stato determinante e riconosciuto", spiega Sergio d'Andrea, attuale presidente dell'associazione "Aveva un carattere molto forte ed era una persona estremamente diretta: quando aveva un obiettivo lo perseguiva fino in fondo, ma sempre in modo rispettoso. Non è mai mancato il confronto e il dialogo, anche quando si avevano opinioni divergenti. Credeva molto nel valore della conoscenza e nella necessità di diffondere la cultura tra le persone, come chiave del cambiamento e ha speso la sua vita in questa direzione" .

L'esperienza dell'Università popolare, nasce a fine della sua vita lavorativa di maestra e sindacalista CGIL, come espressione di una vita da "passionaria", seppure sempre schiva e mai sopra le righe, incentrata sull'amore per il territorio e per le persone. "Era molto conosciuta e considerata, anche a livello nazionale" conclude d'Andrea "ma non ha mai voluto assumere incarichi "alti", pur avendo tutte le carte in regola per essere più ambiziosa".

"La nostra Torre, così la chiamavamo, per la sua statura, ma soprattutto per la sua detterminazione e forza": Flavia Simonetto, passionaria, ha fatto parte e capofila del "gruppo delle donne deglil anni '70" e del "Comitato di partecipazione" che nel 1979 chiedeva la realizzazione del primo consultorio famigliare dell'asolano e per le donne non solo ginecologi non obiettori, ma anche psicologi non obiettori: una lunga storia collettiva che ha attraversato la seconda metà del secolo scorso, denso di avvenimenti e lotte sincere. "Ricordo il suo impegno come donna, all'interno del movimento" sono le parole di R.M. "erano anni ruggenti, radicali e forse abbiamo cambiato qualcosa: per noi la giornata delle donne non era "la festa della donna" ma l'occasione per denunciare la condizione delle donne. Lottammo contro l'aborto clandestino, la doppia morale, lo sguardo punitivo contro le donne, scontrandoci con una mentalità molto chiusa. Flavia non aveva alcun dubbio sui valori da sostenere e il suo parere era fondamentale".

Ci sono infine i ricordi personai dei suoi tanti alunni, che con lei, negli anni, hanno continuato il dialogo anche oltre la scuola, tra questi, Annalisa Rampin, sindaco di Pieve del Grappa: "E stata la mia mestra, nel periodo della maestra unica: passavamo dalla mamma alla maestra e lei, oltre ad essere preparatissima e una persona molto intelligente, sapeva farsi voler bene. Io l'adoravo. E così oggi con i suoi nipoti: i bambini sono sempre riusciti a "farla sciogliere". Flavia è stata una persona sempre molto presente nella vita della comunità e anche negli anni e in ruoli diversi. Penso ad esempio ai quando il marito, Lorenzo Capovilla è diventato sindaco, poi riconfermato: Flavia, gli è stata accanto, presente ma sempre discreta, una donna che sapeva come comportarsi in ogni circostanza. Con il marito, sono stati una bella coppia affiattata, di grande umanità e molto hanno dato al paese. Non posso che rinnovare la mia vicinanza alla famiglia, in questo doloroso momento".

FOTO di Flavia Sionetto - inaugurazione dell'anno sociale 2020 dell'Università Popolare (1a sopra) - a una manifestazione (2a sopra)

 


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Maria Elena Tonin

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