A Pian de le Femene aprirà il rinnovato Museo Partigiano: un nuovo spazio per la memoria della Resistenza
L’Anpi: “Sarebbe importante che nel Vittoriese sorgesse qualcosa di significativo in ricordo della Divisione Garibaldina Nino Nannetti, del Gruppo Brigate Vittorio Veneto e della lotta di tanti, donne e uomini, operai, contadini, intellettuali”.

REVINE LAGO / LIMANA / VITTORIO VENETO - Situato a 1100 metri di altitudine, tra i comuni di Revine Lago (Treviso) e Limana (Belluno), il piccolo museo della Resistenza dedicato al partigiano Agostino Piol, medaglia d’oro della Resistenza, sta per essere restaurato. Inaugurato nel 1990, il museo prende il nome da Piol, partigiano di Limana caduto nel 1945 a Rivoli (TO) in uno scontro con bande nazifasciste. Si tratta dell'unico museo della Resistenza nel Veneto, con una raccolta che testimonia le gesta dei gruppi partigiani bellunesi e trevigiani, tra cui le Brigate Mazzini e Tolot, che operarono su quelle montagne.
Nel 2025, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il museo riaprirà rinnovato, non solo con nuovi cimeli, ma anche con un percorso didattico arricchito da tecnologie moderne, pensato per rendere più accessibile la storia della Resistenza nelle terre venete. L'intento è di far conoscere al pubblico il sacrificio di uomini e donne che, attraverso la lotta partigiana, contribuirono alla sconfitta del nazifascismo. Un focus speciale sarà dedicato alla sofferenza della popolazione civile, con documentazione sulle rappresaglie nazifasciste e i paesi distrutti dal fuoco.
L’aggiornamento del museo è reso possibile grazie al lavoro della museologa Elisa Bellato, che ha ideato il progetto di ristrutturazione, e al contributo di numerosi volontari che hanno collaborato per rimettere a nuovo gli spazi espositivi. Il museo sarà aperto a tutti, con un’attenzione particolare alle scuole, che potranno usufruire di un percorso educativo innovativo. È stato fondamentale il supporto delle sezioni ANPI di Limana (La Spasema) e Vittorio Veneto (Divisione Nino Nannetti), nonché delle ANPI Provinciali di Treviso e Belluno. La ricerca storica ha visto il coinvolgimento di enti come l’ISREV, l’ISTRESCO e l’ISBREC. Tra i principali sostenitori del progetto spiccano anche il sindacato Spi-Cgil e l'Istituto Banca Prealpi San Biagio, con un ringraziamento particolare al suo vicepresidente, Gianpaolo De Luca, per l'impegno profuso.
L’ANPI, che ha promosso l’iniziativa, spera che questa ristrutturazione possa ispirare altre esperienze simili, in particolare nella zona di Vittorio Veneto, un punto nevralgico della lotta partigiana in Veneto. L'auspicio è che vengano realizzati luoghi di memoria che ricordino la Divisione Garibaldina Nino Nannetti, il Gruppo Brigate Vittorio Veneto e l’importante collaborazione con i Comitati di Liberazione Nazionale (CLN). Un ulteriore riconoscimento andrà anche al rapporto con l'Università di Padova, dove operarono figure come Concetto Marchesi ed Egidio Meneghetti. “Ricordare la Resistenza è un impegno necessario oggi più che mai”, affermano dall’ANPI. “In un contesto globale segnato da guerre, violenze e diritti negati, è fondamentale non dimenticare chi ha lottato per un mondo più giusto e solidale, come scritto nella nostra Costituzione, che ripudia la guerra”.
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