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19 marzo 2024

Cronaca

Pfas nelle acque venete: rinvio a giudizio per tutti gli indagati

 l giudice del Tribunale di Vicenza ha rinviato a giudizio gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque del Veneto

| Ilaria Frare |

| Ilaria Frare |

Processo Pfas

VICENZA - La decisione del Gup di Vicenza Roberto Venditti è arrivata al termine di tre ore di camera di consiglio e dopo aver respinto diverse eccezioni presentate dai legali della difesa: tutti a processo i 15 manager accusati a vario titolo di avvelenamento di acque, disastro innominato e inquinamento ambientale nell'ambito dell'indagine sulla presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque venete.

Alcuni degli imputati coinvolti dovranno anche rispondere per fallimento e bancarotta fraudolenta. Si tratta manager della ditta di Trissino a processo anche altri dirigenti di società ad essa legate. Il processo, che vedrà la partecipazione di oltre duecento parti civili che si sono costituite, tra enti locali, aziende idriche, associazioni di abitanti e ambientaliste, prenderà il via il primo luglio prossimo davanti alla Corte d'Assise di Vicenza.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per questa prima grande vittoria riguardante l’inizio del procedimento giudiziario sul caso PFAS, che darà il via a uno dei più grandi processi per reati ambientali del nostro Paese. Un caso di inquinamento delle acque che Legambiente ha denunciato pubblicamente sin dal 2014 e per il quale l'associazione non smetterà di chiedere il disinquinamento delle falde e l’applicazione del principio chi inquina paga, in base a quanto previsto dalla legge 68/2015 sugli ecoreati.

La difesa delle falde e della salute dei cittadini è un elemento imprescindibile per liberare l’Italia dai veleni, obiettivo che non può non stare al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza che il Governo sta presentando in Parlamento prima dell’invio a Bruxelles”: così commentano in una nota congiunta il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro e PierGiorgio Boscagin presidente del circolo di Legambiente “Perla Blu” di Cologna Veneta.

“Anche quella di oggi è, in qualche modo, una pronuncia epocale e di grande rilievo, perché si tratta del primo procedimento per il territorio veneto per reati ambientali di cui viene investita la Corte d’Assise, in ragione della gravità dei reati ipotizzati e della loro natura dolosa e non semplicemente colposa”: ha dichiarato in una nota l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, patrocinante della Regione del Veneto nel processo penale per la vicenda PFAS.

La Regione Veneto rientra tra i soggetti costituitesi parte civile nei confronti di tutti gli imputati, chiedendo il risarcimento delle ingenti somme spese per il ripristino delle aree, per il rafforzamento delle infrastrutture e per lo sviluppo e l’attuazione dei piani di sorveglianza sanitaria.

 

 


| modificato il:

Ilaria Frare

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