CASTELFRANCO – Gli avvocati castellani raccolgono firme per salvare il tribunale. La petizione ha messo insieme 120 nomi di legali della zona, le firme nei prossimi giorni saranno portate in Ministero a Roma dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Treviso, Paolo De Girolami.

Le voci sulla possibilità che la Sezione di Castelfranco del Tribunale di Treviso venga chiusa si rincorrono da tempo. Cosa che sta preoccupando anche il Comune: appena due anni fa sulla nuova sede in piazza Serenissima ci ha investito oltre due milioni di euro.

«Abbiamo espresso il nostro invito al presidente dell’Ordine degli Avvocati di Treviso di rappresentare a Roma la nostra perplessità su questa ipotesi, che a nostro modo di vedere è assurda», afferma l’avvocato Roberto Quintavalle, uno dei promotori della petizione.

«Da tempo circolano voci di un’eliminazione del nostro Tribunale e più recentemente di un accorpamento a quello di Bassano del Grappa – si legge nella petizione degli avvocati indirizzata allo stesso De Girolami – Le chiediamo di opporsi fermamente. La Sezione di Castelfranco copre un territorio economicamente e socialmente rilevante, ha una mole di lavoro che è circa il doppio di quella della Sezione di Montebelluna, Cittadella e delle altre sezioni limitrofe, oltre che del Tribunale di Bassano del Grappa». «La soppressione – prosegue – comporterebbe un grave disagio, non solo per i duecento avvocati che ivi operano. L’accorpamento a Bassano del Grappa produrrebbe infatti, oltre a difficoltà materiali quali la viabilità e la scomodità di quel piccolo tribunale, anche e soprattutto uno svilimento della nostra professione: il Tribunale di Treviso è da sempre il nostro riferimento».

Il caso approderà anche in Consiglio comunale. Il capogruppo di Partito Democratico – Lista Sartor, Sebastiano Sartoretto, ha già presentato un’interrogazione.

«Da qualche tempo negli ambienti giudiziari circolano voci dapprima dell’eliminazione della Sezione Distaccata di Castelfranco Veneto del Tribunale di Treviso e più recentemente dell’accorpamento al Tribunale di Bassano del Grappa – afferma Sartoretto – La Sezione copre un territorio economicamente e socialmente rilevante, con un’importante mole di carico giudiziario, inoltre l’importanza della nostra città, secondo Comune della Provincia per popolazione dopo il capoluogo, ne giustifica senz’altro il permanere». «Quali azioni intende intraprendere – chiede Sartoretto - nei confronti del Ministero di Grazia e Giustizia per chiarire la situazione e comunque scongiurare l’ipotesi, in assoluto la più dannosa e gravemente lesiva delle esigenze dei cittadini e degli operatori economici del nostro territorio, dell’accorpamento al Tribunale di Bassano?».

Matteo Ceron