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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Perplessità e biasimo per la vicenda della senatrice Sonia Fregolent

Il commissario provinciale della Lega di Treviso, Gianangelo Bof: “Comportamento inspiegabile”

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sonia fregolent, ristoro centro estivo

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA – Molte le reazioni dopo che è stata diffusa la notizia che la senatrice Sonia Fregolent ha beneficiato di un bonus per il centro estivo del figlioletto, di 240 euro erogato dal Comune di Sernaglia della Battaglia dove è consigliere comune ed è stata sindaco per due mandati. Va precisato che sulla questione l’interessata ha precisato di aver devoluto l’importo alla scuola materna parrocchiale del paese.

Dell’accaduto sarebbe stato informato anche Matteo Salvini ed emerge anche che oltre alla senatrice Fregolent anche altri due componenti leghisti della giunta di Sernaglia, il vicesindaco e un assessore, hanno chiesto il bonus comunale, anche se l'ultimo ha poi ritirato la domanda.

Per il commissario provinciale della Lega di Treviso, Gianangelo Bof, la richiesta del bonus 'centri estivi' alla senatrice trevigiana Sonia Fregolent "è francamente inspiegabile”: si legge in una velina Ansa. “Conosco Sonia da moltissimi anni, sono stato sindaco di un comune vicino - dice Bof - e prima di esprimere qualsiasi giudizio voglio confrontarmi con lei a quattr'occhi, cosa che farò probabilmente in questo fine settimana".

Così Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso, commenta così le giustificazioni da parte della senatrice Fregolent: “Nulla le vieta di fare beneficenza, ci mancherebbe: data la sua indennità da parlamentare, però, la senatrice Fregolent la faccia con i soldi suoi, non con quelli della comunità. Sostenendo di aver già sistemato tutto avendo donato il contributo ad un asilo parrocchiale, la parlamentare leghista ha fatto addirittura peggio - continua Zorzi -. Mi chiedo con che credibilità la senatrice Fregolent potrebbe adesso rivolgersi alle tante famiglie che da mesi stanno facendo pesanti sacrifici per far quadrare i propri conti.

Mai come in questo periodo, con tanta gente in difficoltà, è necessario comportarsi seguendo rigorosamente i principi di equità sociale – chiude il segretario provinciale del Pd -. I primi a dare il buon esempio dovrebbero essere proprio coloro che hanno responsabilità politiche. Tanto o poco non importa, il punto è che la senatrice, che non ne aveva evidentemente bisogno, ha tolto quel bonus a chi invece ne aveva la necessità”.
 

Solo pochi mesi fa una vicenda analaga, la richiesto dei 600 euro del bonus Covid, era costata l'epurazione a tre leghisti in Regione, il vicepresidente della giunta Gianluca Forcolin e i consiglieri Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli, esclusi dalla candidatura alle elezioni regionali.

 


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