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28 marzo 2024

Montebelluna

Perdono il figlio 16enne per un male incurabile, genitori ricevuti dal sindaco: "Grazie per l'affetto e l'appoggio"

I genitori di Mateo incontrano il sindaco e anche Manuel Bortuzzo

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Mateo Hoxha

MONTEBELLUNA - Mamma Nelda, papà Alban e la sorella Greisi e il piccolo Leonardo sono stati ricevuti dal sindaco di Montebelluna. La famiglia Hoxha nel dicembre 2017 ha perso un figlio, Mateo, un ragazzo brillante e coraggioso che frequentava con profitto il liceo Levi e che in soli otto mesi di malattia è stato strappato alla vita per un impietoso tumore al cervello. Ma questo ragazzino che non si è mai voluto arrendere ha lascito un messaggio forte di speranza addirittura preannunciando alla mamma che avrebbe avuto un altro figlio: così come avvenuto con la nascita del piccolo Leonardo.

Non è quindi un caso che il primo cittadino abbia voluto incontrare questa famiglia che in città gode di grande considerazione anche se pochi sanno che non si tratta di persone comuni (aldilà della loro triste vicenda) poiché il nonno materno del ragazzo era Agron Sulaj (Valona, 1952 – 8 aprile 1996) era un celebre calciatore (centrocampista) ed allenatore nella massima serie albanese nonché mister della nazionale albanese: una personalità di cui Mateo andava giustamente orgoglioso.

Ma ecco il commento di Nelda la mamma di Mateo: «Oggi il piccolo Leonardo ha avuto il piacere di incontrare per la prima volta il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero. In tale occasione abbiamo avuto anche il piacere di scambiarci gli Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Ringraziamo il Sindaco per tutto l'appoggio e l'affetto che ha nei nostri confronti. Grazie».

Un bel momento quindi che succede di pochi giorni a un altro incontro importante, quello con la giovane promessa del nuoto, Manuel Bortuzzo rimasto paralizzato dopo una sparatoria a Roma. «Mi ha reso molto felice incontrare Manuel – commenta Nelda -. Aver ricevuto questa dedica nel suo libro con la penna di Mateo per me è stato un grande onore. In lui rivedo molto la forza e il coraggio del mio Mateo. Pure lui adesso ha la penna del mio leone con la scritta “Non basta sembrare dei leoni bisogna esserlo”».

 

 

 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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