UDINE - Strage sfiorata questo pomeriggio a Nimis (Udine), dove, intorno alle 14.30, Emanuele Filippigh, friulano del posto, si è sporto dalla finestra della sua abitazione, in centro paese, iniziando a sparare a tutti con tre, forse quattro fucili. 

L'uomo, da poco in cassa integrazione, con una madre e un fratello scapolo, dapprima ha sparato contro un'auto in sosta, e successivamente ha preso di mira altre due vetture, le cui conducenti, entrambe donne, sono rimaste miracolosamente illese. Filippigh, che intanto chiamava la gente a radunarsi in strada, ha poi puntato una delle armi contro i vetri di una casa, mandandoli in frantumi.

Fortunatamente, l'intervento di un vicino di casa, attirato dagli spari, ha fatto sì che l'episodio non si traducesse in una vera e propria strage. L'uomo è riuscito a calmare il 50enne e a farsi consegnare il fucile, facendogli poi firmare velocemente un pezzo di carta che lo autorizzava a tenere i fucili in casa sua e chiamando di nascosto la polizia.

«Ho visto gli zingari, volevano rubare, non ci ho visto più». Questa la spiegazione fornita al vicino da Filippigh, il quale, una volta giunti sul posto carabinieri e polizia, è stato arrestato. Del caso è stato immediatamente informato il Procuratore capo della Repubblica di Udine Di Nicolo.