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19 aprile 2024

Cronaca

Pensioni, ecco i requisiti per l'uscita dal 2021

I criteri per andare in pensione a partire da quest'anno: è cambiato qualcosa?

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Pensioni, ecco i requisiti per l'uscita dal 2021

ITALIA - Pensioni 2021, quali sono quest'anno i requisiti per l'uscita dal lavoro? A spiegare qual è la situazione e se ci sono o meno variazioni sul tema rispetto agli anni precedenti è il sito di informazione e consulenza legale laleggepertutti.it. Che inizia con una - parziale - buona notizia dall'Istat, almeno per gli aspiranti pensionati nell'anno in corso.

Secondo l'istituto di statistica, infatti, non c'è nessun aumento della speranza di vita. "Detta così - spiega laleggepertutti.it -, potrebbe sembrare una brutta notizia: è come dire che non possiamo aspirare a vivere di più. Ma c’è sempre il bicchiere mezzo pieno davanti all’irrimediabile. Basta guardarlo con gli occhi della pensione: se l’Istituto di statistica non segna un aumento di questo indice, vuol dire che non si allungheranno i tempi per poter lasciare il lavoro e dedicarci definitivamente alla nostra tanto attesa 'terza vita' dopo quelle dello studio e del lavoro".

Quindi, quando andare in pensione dal 2021? Secondo l’Istat, spiega ancora il sito di informazione legale, "fino alla fine del 2022 non cambierà nulla. Il che vuol dire che i requisiti anagrafici per il pensionamento resteranno gli stessi. Pertanto, a meno che ci sia un cambiamento su quelli contributivi, si potrà andare in pensione dal 2021 con 67 anni. Non un mese in più, non un mese in meno".

Secondo le rilevazioni dell’Istat sulla speranza di vita, "fino al 31 dicembre 2022 non si deve applicare alcuna variazione sul requisito anagrafico per andare in pensione. Vuol dire che fino a quella data resta invariato il requisito dei 67 anni per la pensione di vecchiaia e per l’assegno sociale", si legge ancora. Ma chi ha accesso all'Ape sociale? Ammesso che l’età per arrivare alla pensione di vecchiaia rimane fissata, almeno fino alla fine del 2022, in 67 anni, chi ha almeno 63 anni di età e si trova in difficoltà economiche può chiedere l’Ape sociale per coprire i quattro anni che restano con un sussidio mensile dell’importo massimo di 1.500 euro lordi a carico dello Stato. A patto che, spiega ancora laleggepertutti.it, non lavori più, non abbia una pensione diretta, si trovi in situazione di difficoltà economica, maturi una pensione di vecchiaia superiore a 1,4 volte l’importo della pensione minima Inps, che nel 2020 era di 722 euro.

"C’è, poi - si legge ancora -, il requisito contributivo. Da questo punto di vista, maturano il diritto all’Ape sociale i lavoratori iscritti all’Inps (inclusi quelli della gestione separata) che hanno:

un’anzianità contributiva di almeno 30 anni, sono stati licenziati, si sono dimessi per giusta causa o con risoluzione contrattuale per motivi economici e, da almeno tre mesi, non percepiscono Naspi o Dis-Coll. Accesso previsto anche per chi non lavora in seguito alla scadenza naturale del contratto a tempo determinato, sempre che nei 36 mesi precedenti la conclusione del rapporto di lavoro abbiano avuto dei periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi;


un’anzianità contributiva di almeno 30 anni e assistere da almeno sei mesi, al momento di presentare la richiesta, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado, convivente, con handicap grave; ovvero i parenti di secondo grado conviventi, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto 70 anni d’età oppure siano anche loro affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;

un’anzianità contributiva di almeno 30 anni ed avere un’invalidità civile riconosciuta di almeno il 74%;

un’anzianità contributiva di almeno 36 anni e svolgere alla data della domanda di accesso all’Ape sociale da almeno 7 anni negli ultimi 10, ovvero almeno 6 anni negli ultimi 7, in via continuativa, una o più delle previste attività gravose.

Le mamme lavoratrici hanno diritto ad uno sconto di 1 anno sul requisito contributivo per ogni figlio fino a un massimo di 2 anni. Significa che possono chiedere l’Ape sociale con:

28 anni di contributi, o 34 se svolgono lavori gravosi, se hanno due figli;

29 anni di contributi, o 35 se svolgono lavori gravosi, se hanno un figlio".

 



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