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28 marzo 2024

Castelfranco

PAT depositato: meno consumo del suolo

I tempi sono cambiati e la visione del territorio è più green

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

PAT depositato: meno consumo del suolo

ASOLO - È stato depositato venerdì il P.A.T., piano di assetto territoriale e le porte del municipio, anche in periodo Covid, sono aperte al pubblico per la consultazione. La progettazione del Pat, fortemente voluto dall'attuale maggioranza Per Asolo, inizia nel lontano 2008 e le sue vicissitudini ripercorrono la vicissitudini politiche del paese, alcune anche molto vivaci, come l'ampliamento della Replay, che nel 2012 fece tremare la giunta Baldisser ma su cui si continuava a discutere ancora nel 2018, grazie ad Asolo Viva.

 

"Oggi" spiega il vicesindaco Franco Dalla Rosa "quei numeri sono improponibili." Lo scorso anno il comune ha firmato un accordo pubblico con la proprietà di Replay (e un altro con Brion): i 57mila mq di cambio d'uso diventano 20mila che se l'azienda non isserà, potrebbero tornare campagna. Se per alcuni versi, il Pat sembra arrivare tardi e nulla potere in riferimento, ad esempio, alle nuove costruzioni permesse dal piano casa della regione, il Pat, (che arriva ridimensionato rispetto alle sue ambizioni originarie: si sarebbe dovuto costruire solo a sud della statale), rimane comunque uno strumento che l'attuale amministrazione Migliorini ritiene indispensabile "per adeguarsi alla visione ecologica che arriva dall'Europa, rispettare le norme di conservazione del suolo e valorizzare al massimo le colline e Pagnano.

 

Un territorio compromesso dagli anni'60, che si è salvato da appetiti famelici solo grazie ai vincoli ministeriali e qualche amministrazione più attenta." A breve, annuncia il vicesindaco, partirà uno studio sui luoghi strategici del comune, come le scuole, i parcheggi, l'accessibilità al centro storico. In stand by, per ora, l'ipotesi della pedonalizzazione del centro storico: "Ci penseremo" spiega il vicesindaco "dopo aver portato la gente ad Asolo" anche se Dalla Rosa non manca di ricordare l'urbanista napoletano Edoardo Salzano, morto lo scorso anno, che nel dicembre 2007 curò e presentò la “Ricerca sul recupero della vivibilità del centro storico di Asolo”, avanzando numerose ipotesi sul futuro del borgo.

 

Fautore dello storico convegno al teatro Duse l'anno seguente, nel 2013, con l'archeologo Salvatore Setis, si oppose decisamente al Pat di Asolo, perché troppo cementificante. Nel nuovo Pat, un ambizioso progetto di recupero della Filanda, nessun nuovo ampliamento nel Centro Storico e a Pagnano, l'introduzione di aree assolutamente inedificabili, una piazza mercato come cuore aggregante di Casella, a sud della statale, lo spostamento, ormai prossimo del card e la possibile realizzazione di una chiesa per la comunità rumena.

 

Per chi non trovasse il coraggio di affrontare tutto il "malloppo", consultabile in cartaceo in comune e on line, all'interno del Pat, una relazione tecnica sintetica, "molto utile per capire le integrazioni al Prg e il senso delle proposte fatte, per prendere coscienza, nel concreto, di cosa voglia dire parlare di sviluppo sostenibile, oggi." conclude Maurizio Bonifaccio, responsabile dell'area urbanistica ed ambiente.

 

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