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25 aprile 2024

"I PARTIGIANI DEL TERZO MILLENNIO"

Categoria: Notizie e politica - Tags: NO TAV, NO MUOS, FULVIO GRIMALDI, NISCEMI, NATO

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Francesca Salvador | commenti | (29)

 

"FRONTE ITALIA - PARTIGIANI DEL 2000" dai No-TAV ai No-MUOS, tutti i NO della Resistenza

 

Spendida ultima opera, il docufilm di Fulvio Grimaldi, FRONTE ITALIA-PARTIGIANI DEL 2000" che, sullo sfondo della globalizzazione neoliberista e delle sue guerre, illustra le lotte di tanti pezzi della società italiana contro le manomissioni di territorio, violenze alle comunità, abusi di legalità, corruzione, sovranità popolare e nazionale, impliciti nelle Grandi Opere, civili e militari, dai No Tav ai No Muos, agli altri NO della resistenza sociale.

 

TRAILER

 

 

FRONTE ITALIA: NO TAV

 

 

FRONTE ITALIA: NO MUOS

 

 

FRONTE ITALIA: LE CONTAMINAZIONI....

 

 

Se volete sostenere l'opera autofinanziata di Grimaldi, regalatevi una o più copie del suo film...  qui

 

Vi lascio, con le parole di Anonymous, rivolte a tutti i resistenti d'Italia....

 

"Col pretesto della sicurezza si mette in atto la più bieca occupazione militare delle terre. I civili e l'ambiente sono perennemente sotto attacco: inquinamenti e avvelenamenti silenziosi si propagano e mietono vittime nell'indifferenza istituzionale e mediatica.

 

Ogni tentativo di ribellione viene soppresso con veri e propri atti intimidatori giustificati dalla salvaguardia della legalità.

 

L'occupazione militare è una vera e propria fabbrica di morte: lo sa bene il Friuli, con una contaminazione da torio 232 nel Poligono Cellina-Meduna,

lo sa bene la Puglia oltraggiata dal pericoloso inquinamento del Poligono di Torre Veneri,

lo sa bene la Sardegna avvelenata da torio e uranio impoverito nei pressi del Poligono di Quirra, con innumerevoli casi di neoplasie, leucemie, malformazioni genetiche, falde acquifere inquinate.

 

Lo sa bene la Sicilia che piange le vittime degli effetti devastanti causati dalle antenne Muos, portatrici di tumori e altre gravi malattie.

 

Lo sanno bene gli abitanti della "La Valle Che Resiste", consapevoli del male che la Tav e le polveri della costruzione di essa, porteranno alla loro salute, anche a distanza di molti anni.

 

Lo sanno tutte le altre aree militarizzate ad uso e consumo dello Stato e degli aguzzini avidi di denaro con esso collusi.

 

Popoli che lottate, siamo con voi!

 

Non fatevi intimorire da chi vuole reprimere il vostro dissenso.

 

Ribellatevi, fatelo con orgoglio.

 

Non stancatevi mai di cercare la verità e rivendicare i vostri diritti.

 

Noi siamo al vostro fianco!

 

No-Muos, No-TAV, comitati contro basi militari, antenne mortifere e radar, famiglie delle vittime civili, cittadini singoli che combattete con coraggio: a voi va la nostra più profonda solidarietà e immensa stima."

 

(http://anon-news.blogspot.nl/2014/03/anonymous-antimilitarist-antisec.html)

 

Avviso ai commentatori: per cortesia, attenersi all'argomento specifico.

Ogni commento non pertinente sarà bannato.



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Manca il pezzo dove viene condannato l'idroelettrico tirato su durante il fascismo...
No a tutto e contemporaneamente il massimo delle comodità, wow.

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Personalmente, non sono per nulla "no a tutto" ma credo che le persone abbiano il diritto di avere il meglio e di lottare per la propria salute.

La storiella che non si possano avere tutte le comodità senza inquinamento è un po' la solita versione da propinare ai polli in batteria.
In realtà, potremmo avere tute le comodità SENZA inquinamento, ovvio che, per arrivare a ciò, gli 85 uomini più ricchi del pianeta, dovrebbero "mollare il sacco"... eqqquando maiii!! ☺ ☺ ☺

ciao e buona giornata di sole!

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Non ho citato l'idroelettrico per caso, quello che abbiamo è stato fatto diciamo con la forza, oggi sarebbe impossibile farlo, fuochi incrociati ad oltranza per sostenere il NO ad opere così impattanti (e infatti il potenziamento di alcuni impianto è bloccato proprio per questi motivi). Il punto è che oggi con l'idroelettrico ci ricopriamo un buon 15% del nostro fabbisogni di elettricità, che sono tutto tranne che bruscolini, e l'energia elettrica è vita.
Io sono moooolto scettico su tante prese di posizione fatte oggi per fermare opere grosse (prendi la TAV) perché la visione sul medio/lungo periodo mi pare tanto offuscata da interessi personali di brevissima durata.
Che poi, a quando un bel post che chiarisca un attimo dove travano le risorse economiche e non per protestare ad oltranza quei gruppi così ben organizzati?

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☺ ☺

Caro Anonymous,
vorrei sgombrare il campo dal dubbio che tu ti sia fatto un’opinione di me classificandomi come una BANANA - Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything (lett. "Non costruire assolutamente nulla in nessun luogo vicino a qualsiasi cosa").
Non è così, ogni caso deve essere valutato e ti assicuro che - in generale, e con le dovute eccezioni - sull’impatto territoriale, posso arrivare a compromessi, sulla vita e la salute delle persone, ASSOLUTAMENTE NO!

Questa, comunque, resta una mia semplice opinione personale

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Nazifascismo americano? Mah. Secondo me qui al nordest c'è il grosso problema dell'alcolismo che brucia i cervelli di molta gente!

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Caro Piero,
concordo con la tua analisi.

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PIERLUIGI BATTISTA dal Corriere della Sera del 24/04/2014

"La patologia dei complottisti"

Il complottismo è una malattia culturale che distorce la percezione della storia mentre dà l’impressione di poterla finalmente dominare. Si immagina una dimensione occulta dove è nascosta la verità, una stanza nascosta dove i registi malvagi fanno e disfano i destini dell’umanità. Ma crea mostri fantastici. I complottisti dicono: ma i complotti esistono! Certo, anche le stelle esistono, ma l’astrologia non è la chiave migliore per capirne la logica e la natura. Anche in Italia ci sono stati episodi della storia ancora poco chiari, manovre, stragi, strategie terroristiche, malefatte del potere. Ma il complottismo applicato alla storia italiana ha creato un nuovo catechismo, non il chiarimento di quei punti oscuri. Massimo Teodori e Massimo Bordin nel libro Complotto! , edito da Marsilio (pp. 222, e 14,50), raccontano punto per punto tutti i tasselli del mosaico complottista che il perfetto complottista nazionale ha imparato a padroneggiare grazie a una pubblicistica vastissima quanto ripetitiva. I complottisti amano rappresentarsi come gli autori della «vera storia d’Italia» (memorabile titolo con cui venne pubblicato l’atto d’accusa, poi in massima parte smentito dalle sentenze, dell’inchiesta che doveva inchiodare Giulio Andreotti a Palermo): la «controstoria d’Italia». Ecco, Teodori e Bordin scrivono, ciascuno nel proprio ambito, una «contro-controstoria d’Italia», in chiave anticomplottista.
Cominciando dalla fine, gli autori spiegano quali sono le ultime varianti del paradigma complottista. Un paradigma così potente da poter trasmigrare da sinistra a destra per poi tornare a sinistra, se del caso. Adesso i campioni del complottismo italiano sono tre. Uno è quello che tenta il centrodestra berlusconiano. Il quale, invece di riflettere sul bilancio fallimentare di un ciclo politico, o comunque sull’estenuazione di una formula politica che sembra, si sarebbe detto un tempo, aver esaurito la propria spinta propulsiva, si lancia in spiegazioni cospirazioniste, al limite dell’autolesionismo. Perché non sono state fatte le riforme promesse? Perché un complotto delle «toghe rosse» ha brigato per detronizzare Berlusconi. Oppure perché dei nemici interni (Follini, Casini, Fini, Alfano) gli hanno impedito di governare come avrebbe voluto. E perché si è passati al governo Monti per sostituire uno sfibrato governo Berlusconi? Perché un complotto architettato dalla Merkel e dai «poteri forti», dalle banche e dalla speculazione internazionale ha deciso un colpo di Stato contro il leader del centrodestra italiano. Il complottismo solitamente non è nel mondo materia delle destre liberali. In Italia è diverso. Non per colpa di un complotto, ma forse perché la destra italiana non è liberale.
Un’altra potentissima calamita di umori complottisti è il movimento di Beppe Grillo. Qui, come si spiega con dovizia di particolari nel libro di Teodori e Bordin, ogni fantasticheria ha la sua degna collocazione, ogni paranoia viene coltivata, vezzeggiata, presa in considerazione, denunciata, creduta. Creduta addirittura nelle sue forme più bizzarre e stravaganti, fino ad atterrare nelle elucubrazioni di un parlamentare che dice di sapere come le potenze occulte americane abbiano già provveduto a inserire misteriosi microchip sotto la pelle di chissà quanti milioni di ignari esseri umani.
Il terzo terreno in cui il complottismo trova in questi ultimi tempi terreno fertile è quello relativo alla cosiddetta e presunta «trattativa Stato-mafia», in cui, secondo Massimo Bordin che ne scrive diffusamente, ci si trova a «utilizzare in alcuni passaggi fondamentali schemi logico-interpretativi propri delle cosiddette teorie del complotto». Al di là della traduzione in campo giudiziario (un processo è aperto a Palermo), quello schema storiografico prevede che il «complotto» (la trattativa) possa gettare una luce sinistra e inquietante su ogni passaggio della storia italiana, fino a ricondurre a esso ogni singolo frammento della politica, in una concatenazione logica che tutto appiattisce. Uno schema ossessivo e asfissiante, che criminalizza comportamenti riletti alla luce del paradigma complottista e si affida alla ricostruzione di improbabili pentiti e testimoni cui non sembra vero di apparire come i nuovi narratori della storia italiana. Della «vera» storia italiana, occulta e ben occultata dai suoi criminali protagonisti.
Il racconto del libro si srotola lungo i decenni, prendendo in considerazione, e smontandoli con fatti e argomenti convincenti, tutti i passaggi in cui lo schema si concretizza. La teoria complottista dello sbarco alleato in Sicilia in combutta con la mafia. La teoria complottista sul presunto colpo di Stato, poi passato alla storia come «Piano Solo». La teoria complottista sulle finalità e l’origine della P2. Qui il racconto di Massimo Teodori si svolge in un intreccio di ricostruzione storica e testimonianza personale, giacché Teodori partecipò come deputato radicale ai lavori della commissione parlamentare presieduta da Tina Anselmi ed ebbe modo di visionare una gran mole di documenti. E il giudizio sulle conclusioni della «versione Anselmi» appare oggi drastico, perché divennero «la verità obbligata sulla loggia», destinata ad avere «un’influenza deformante» sulla vulgata. Secondo Teodori «sono trent’anni che si spaccia la patacca P2 come il grande complotto dietro i tanti misteri dell’Italia repubblicana». Una vulgata che ancora oggi non accenna a svanire nelle interpretazioni più in voga della storia italiana.
Per chi è addentro alle cose della politica non sfuggirà certo il capitolo del libro in cui Teodori, una lunga militanza radicale alle spalle, come del resto quella di Bordin, che di Radio Radicale è stato direttore fino a pochissimi anni fa, ricostruisce anche la parabola politica di Marco Pannella come molto vulnerabile al complottismo. Meravigliosa, per uscire dal terreno della storia italiana, è invece la citazione di Mordecai Richler messa a epigrafe del libro: «Il mio problema con i teorici della cospirazione è che, se gli dai un dito di porcherie accertate, loro si prendono tutto un braccio di fantasie. O peggio». È quello che succede, purtroppo, ancora oggi.

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fanno bene questi articolisti del corriere della serva a montare livore (nel senso di vuote accuse) nei confronti di chi vede oltre il loro tiro, infatti il privilegio di essere un mediocre giornalista inizia a scricchiolare. Naturalmente i primi a fare informazione che aiuti la gente a risvegliarsi dal rincoglionimento che loro stessi hanno contribuito a costruire sono per loro i primi da colpire, nemmeno cercando di denigrare fatti pur di tenersi a galla, ma semplicemente sparando a zero....articolo penoso

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a quanto ho capito, secondo il Granzotto, dire che la mafia siculo-americana ha agevolato lo sbarco alleato in Sicilia, è roba da complottisti.
Mah, beati gli ignavi, vivono sicuramente meglio
ciao

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Ci aiuti a capire, Sig.ra Salvador, lei che sa!
Questi partigiani 2.0 "NO TUTTO" che giustamente esprimono le loro convinzioni per realizzare un mondo che vorrebbero migliore (come tutti noi), fino a che punto ritengono legittimo il loro dissenso? oltre alla dialettica giustificano anche (solo qualche esempio...)azioni come la violazione dei cantieri, l'incendio degli automezzi dei medesimi, le intimidazioni dirette ai lavoratori, le molotov contro i poliziotti, il blocco della circolazione? Quando il Parlamento (come recentemente sull' accordo Italia-Francia per la TAV) si è definitivamente pronunciato è legittimo che si continuino azioni di disturbo contro gli interessi della intera comunità? può l'azione di una minoranza accanita e violenta usurpare il ruolo decisionale di un governo democratico?

PS: favorevole alla TAV come ad ogni opera infrastrutturale che serva ad interconnettere meglio le regioni europee.

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Se vuoi esprimerti a favore di questo scempio ambientale dovresti sapere che persino la Francia ha ammesso che quest'opera non è di cosi alto interesse, a loro che costa la metà in termini chilometrici e a loro che probabilmente avrebbe dato maggiore interesse .

Parlare di scelte democratiche in Italia vuol dire avere il prosciutto negli occhi , onore a resistenti e a quanti riescono a vedere oltre e che si battono per una vita dignitosa sotto questo cielo.

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O Denisio, ho fatto una domanda precisa: fino a che punto (temporale e di forma) si può spingere la opposizione ad un'opera pubblica. Se è in grado di rispondere risponda; altrimenti il suo silenzio equivale ad un avallo della violenza come metodo di ostruzionismo e contrasto a delibere assunte dalle Istituzioni.

La TAV è stata approvata dalla UE (che in parte la finanzia), ovviamente dalla Franzcia (che è molto avanti coi lavori senza aver avuto problemi dalla popolazione) dal Parlamento italiano, dalla Regione Piemonte, dalle provincie di Cuneo e Torino e da diversi dei comuni (compreso Torino) interessati. Attenersi alle delibere di organi magari imperfetti ma democraticamente eletti non è democrazia per lei? dovremmo invece attenerci alle imposizioni di una minoranza in parte violenta e/o fiancheggiatrice dei violenti?

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Penso che sia doveroso rispondere che i NO TAV hanno non solo il diritto ma il DOVERE di proseguire ad oltranza con la protesta e di fermare questo scempio ambientale perchè come ho già risposto in regime partitocratico e dittatoriale come quello attuale ai caregari non interessa assolutamente NULLA dei problemi relativi alla RADIOATTIVITA' per l'estrazione di URANIO presente nella montagna interessata al passaggio, di come questo problema sia stato nascosto dalle autorità e di come pensano di risolverlo non si parla mai nei stramaledetti telegiornmali di reegime. Per non parlare dell'AMIANTO , altro simpatico ingrediente della montagna che si apprestano a scavare e che ACCUMULATO nei necessari depositi esposti al vento verrà trascinato per centinaia di kilometri arrivando anche nella bella città di torino.
Sempre in tema di alta velocità non ci si dimentichi dei danni irreparabili di siccità causati da deviazioni di falde acquifere che con l'allora governo Berlusconi sono venuti a galla e che sono stati "risolti" a loro modo di dire con un motore diesel che porta l'acqua dove prima scorreva naturalmente... e pensare che c'erano fior fior di geologhi che avevano previsto tutto, come si è poi visto anche in un servizio delle iene.
Naturalmente è facile etichettare come complottismo chi si oppone ma andiamo a vedere i fatti : esiste già una linea ferroviaria con trasporto persone e merci verso la Francia che è sottoutilizzata (dati alla mano) che cosa serve questo ulteriore scempio ?

Francia:

http://mazzetta.wordpress.com/2013/08/26/tav-in-val-di-susa-parigi-conferma-il-rinvio-al-2030-il-senatore-esposito-delira/

Amianto e Uranio:

http://www.ambientevalsusa.it/uranio_amianto.htm

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/09/acqua-uranio-amianto-minacce-incombono-sulla-susa/203254/

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ho dimenticato di scrivere che la falda prosciugata è quella del mugello , aggiungo anche che oggi la battaglia NO-TAV è una battaglia di resistenza civile contro la globalizzazione selvaggia decisa da pochi ed evidentemente a danno di molti:

http://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/3329-luca-rastello-le-bugie-sulla-val-di-susa.html

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NON AVEVO DUBBI!

Non avevo alcun dubbio che l’esimio dotòr bastanzetti fosse “pro-bretella-TAV”.

Detto individuo (meglio conosciuto come ‘O Bretellaro de Vitòrio, detto anche “al tiràca de noantri”) da anni sta rompendo le zone erogene primarie urbi et orbi per un paio di km di strada asfaltata che, a suo dire, rappresenta il male assoluto, lo scempio ambientale universale e scaglia prediche ed anatemi ex cathedra su chiunque non si aggreghi alla sua posizione.

Ora, ammesso e non concesso che siffatta opera sia, come lui sostiene “ambientalisticamente devastante”, i lettori devono concedere che almeno, non ha ucciso nessuno.

Ma allora, direte voi, da cosa deriva tale differente presa di posizione per cui “’al tiràca” è dichiaratamente favorevole al TAV, che, con i suoi chilometri di scavi, spostando milioni di metri cubi di roccia contenente amianto ecc ec (come già ben riportato da Denisio), non solo è morfologicamente devastante, ma si rivela una vera e propria roulette russa per la salute e il futuro della popolazione?

E’ semplice, e ve lo spiego subito:

Si chiama NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile")…

eh si, tale soggetto, “favorevole alla TAV come ad ogni opera infrastrutturale che serva ad interconnettere meglio le regioni europee”, basa la propria assertività sul fatto che, tale opera non sia devastante per i suoi piccoli interessi.

Diossanto, e chissenefrega, mica sono suoi, i figli che rischiano la salute, e quindi, dove sta il problema?? Viva la bretella! Viva il traforo di santa Gùsta! Avanti Savoia!


PS l’esimio ci chiede: “può l'azione di una minoranza accanita e violenta usurpare il ruolo decisionale di un governo democratico?” lui stesso si è risposto in passato, dichiarandosi favorevole al fatto che una minoranza accanita e violenta usurpasse il ruolo di governi democraticamente eletti come in Ucraina, Siria, Venezuela ecc. ecc. e quindi? Dove sta il problema… ah, dite voi, il problema con costui è sempre il medesimo: due pesi e due misure per tirar acqua al suo mulino e giustificare i suoi datori di lavoro, quei “pochi amici” ai quali, come ricorderete, si deve rispondere sempre: ubbidisco!

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La Sig.ra Salvador ci dà l'ennesimo esempio della infantile superficialità con la quale giudica persone e fatti.
Bretella Ceneda: né io né parente alcuno siamo tra gli espropriati. Non abbiamo interessi diretti da difendere che non siano quelli di tutti i vittoriesi che hanno il diritto che a) il denaro pubblico sia speso in modo limpido e giustificato b) la pianificazione urbanistica venga fatta con razionalità c) venga tutelato il patrimonio ambientale e storico c) venga risparmiato terreno agricolo dove il suo sacrificio non sia inevitabile.
Lei purtroppo, Sig.ra, è molto disinformata sulle questioni vittoriesi (secondo me pure nel resto...) altrimenti saprebbe che questi parametri nel caso della bretella sono stati ignorati.
Sono favorevole ad opere pubbliche che vengano sostenute non da spinte lobbistiche ma da strategici interessi collettivi. La TAV è fra queste ultime.

Ieri, per il 25 aprile in via San Gottardo sono comparse scritte che creano una sorta di commistione tra gli ideali partigiani e la stella a cinque punte di brigatistica memoria. Non si risparmia l'esaltazione di Piazzale Loreto.
Le opinioni del Sig. Denisio, al netto delle farnenticazioni complottistico-catastrofiste su uranio e amiantoo, confermano che certe persone che amano l'anonimato sono molto vicine ad ideologie violente, sovversive, antidemocratiche.

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Ecco il solito sistema di attribuire agli altri le proprie lacune!
mi dica dove ho scritto che lei o i suoi parenti sono i diretti espropriati!

Lei indossa comunque occhiali da miope, se pretende di difendere i diritti dei vittoriesi (cosa giusta e buona) e se ne strafrega che migliaia di persone possano perire per malattie invalidanti, solo perchè vivono a centinaia di km di distanza.

Quanto poi alla sua superficialità che rasenta il ridicolo, è ben espressa da cotanta frase:

"Sono favorevole ad opere pubbliche che vengano sostenute non da spinte lobbistiche ma da strategici interessi collettivi. La TAV è fra queste ultime."

Questo ci dice in modo definitivo da dove lei tragga tali informazioni.

Interessarsi del proprio orticello (Vittorio Veneto) e negare agli altri il diritto alla vita e alla salute "per i propri interessi strategici collettivi" io da quando ho l'età della ragione, lo etichetto come ho sempre fatto: comportamento criminale.


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Ma che carino! ma che carino oggi il pierodeola! riconosce alfine la mia superiore intelligenza!

NON DARGLI CORDA FRANCESCAAA !
NON DARGLI CORDA, ASCOLTAMI TI PREGOOO!
NON DARGLI CORDA, FRANCESCA, CHE TI MASSACRAAA (intellettualmente, ben s'intende...) !

Un quadretto veramente toccante.

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non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Il Bastanzetti non ne viene più fuori (ora da ragione ai lobbysti del TAV, pur di dar torto a me) ma come vedi dagli ultimi commenti qui sotto, non ha più argomenti, ed ora si butta sul comico!
Bene, le telefonate sono in aumento!
ciaoo

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La Sig.ra Salvador ci dà un ennsimo esempio della infantile superficialità con la quale giudica persone e fatti, nonché della sua spicccata propensione alla denigrazione ed all' insulto.

Infatti lei ha scritto che io sarei afflitto dalla sindrome "Non nel mio giardino".
Chiunque, invece, può venire a verificare che il mio giardino non è neppur lontanamente sfiorato dalla scandalosa bretella di Ceneda. Neanche la vedo da casa mia. Tutte le mie (le nostre, compreso il Consiglio Quartiere) battaglie contro quella scandalosa opera pubblica si sono svolte nel massimo rispetto della educazione civica e sempre mettendoci la faccia (capito "Denisio"?) .
Non so proprio chi minacci la vita e la salute degli abitanti della Val Susa. Pare infatti che sul versante francese, per la stessa identica opera, nessuno sia preoccupato!
Forse la Signora allude, quando si preoccupa della salute della gente, a qualche ciarlatano che millanta di guarire il cancro col bicarbonato o di guarire tutte le malattie del globo col metodo Gerson (clisteri di caffè) o mangiando macedonia a pranzo e cena ogni giorno dell' anno?

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ECCO CHI MINACCIA L’INTELLIGENZA!

L’esimio dotòr Bastanzetti ci da un ennesimo esempio della infantile superficialità dei suoi ragionamenti, riproponendo tesi che non reggerebbero il contradditorio con un bambino di tre anni (vi assicuro che sono molto più svegli di costui ☺)

Attribuire la sindrome NIMBY (non nel mio cortile) al giardino letterale di casa propria è quantomeno un insulto all’intelligenza dei lettori. Invece costui ci casca mani e piedi chiosando: “Chiunque, invece, può venire a verificare che il mio giardino non è neppur lontanamente sfiorato dalla scandalosa bretella di Ceneda…”

Evidentemente l’aver specificato che “orticello” nel suo caso era il territorio del vittoriese, per il quale è lecito e sacrosanto battersi per la conservazione ambientale, non ha fatto minimamente riflettere il nostro, partito per la tangente pur di darmi addosso.

Bene, le converrebbe lasciar perdere, tanto ormai si è scoperto, e l’aver dichiarato davanti a tutti che lei se ne frega dello scempio ambientale del TAV, poiché è lontano da casa sua, e funzionale al sistema, rimarrà ben inciso su queste pagine.

Quanto alle sue meritorie battaglie “mettendoci la faccia” abbia almeno il pudore di non considerarsi superiore alle migliaia di persone che dalla Sicilia alla Val di Susa hanno lottato ben più di lei per la conservazione del proprio territorio.

Il ragionamento che rasenta l’idiozia però è il seguente:

“Non so proprio chi minacci la vita e la salute degli abitanti della Val Susa. Pare infatti che sul versante francese, per la stessa identica opera, nessuno sia preoccupato!”

Orpole! Il bastanzetti si è svegliato e prende i nostri cugini come esempio perfetto!

E quando mai i francesi si preoccupano per la loro salute?

Questa è la lista delle centrali nucleari ATTIVE nel territorio francese:
• Centrale nucleare di Belleville
• Centrale nucleare di Blayais
• Centrale nucleare di Bugey
• Centrale nucleare di Cattenom
• Centrale nucleare di Chinon
• Centrale nucleare di Chooz
• Centrale nucleare di Civaux
• Centrale nucleare di Cruas
• Centrale nucleare di Dampierre
• Centrale nucleare di Fessenheim
• Centrale nucleare di Flamanville
• Centrale nucleare di Golfech
• Centrale nucleare di Gravelines
• Centrale nucleare di Nogent
• Centrale nucleare di Paluel
• Centrale nucleare di Penly
• Centrale nucleare di Saint-Alban
• Centrale nucleare di Saint-Laurent
• Centrale nucleare di Tricastin

Che ne dice, caro lei, ne apriamo una anche a Vittorio Veneto, tanto se i francesi non sono preoccupati, perché dovremmo esserlo noi vittoriesi?

Io, se fossi in lei, mi vergognerei di sparare simili azz... pubblicamente, ma vedo che insiste perciò… auguro buon divertimento ai lettori!

In quanto alle solite balle di chiusura, lasci perdere, non sia patetico, ormai lo hanno capito tutti che non ne sa nulla (tipo confondere il metodo Gerson con i clisteri di caffè! ☺ ☺ che pena…)

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Man mano che le sale il fumo agli occhi (ma cosa mai si fumerà?) la Signora perde lucidità. Infatti non solo, come palese, la bretella non sfiora il mio giardino ma se pur vogliamo considerare il NIMBY in modo figurato ricordo alla Complottista che noi dei Comitati siamo a) FAVOREVOLI al traforo interrato da Savassa al Poligono Anzano b) siamo favorevoli alla ricalibratura di Sotto Rive c) favorevoli al nuovo casello Scomigo d) favorevoli alla circonvallazione est. Tutte opere che incidono (purtroppo ma inevitabilmente) nel nostro "orticello". Come vede. Milady, anche in senso figurato l'uso che fa del NIMBY è inappropriato.
Ma orsù, Milady, non divaghi e non trolleggi!
Che mi dice delle scritte apparse in via San Gottardo (siamo in tema!) che tentano un mortale abbraccio ideologico fra la grandezza valoriale della Lotta Liberazione (almeno nella sua parte migliore) e la ideologia eversiva della stella a cinque punte?

PS: Ma lei lo sa quanta dell' energia consumata in Italia deriva dalle centrali nucleari di Francia, Svizzera e Slovenia? lei forse in casa usa le candele, per protesta e per coerenza?
PS2: Ma lei non aveva giurato che mai ma mai mai mai più avrebbe interloquito col sottoscritto? per fortuna ha cambiato idea, se no chi li fa ridere più, i lettori?

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"Ma orsù, Milady, non divaghi e non trolleggi!
Che mi dice delle scritte apparse in via San Gottardo (siamo in tema!) che tentano un mortale abbraccio ideologico fra la grandezza valoriale della Lotta Liberazione (almeno nella sua parte migliore) e la ideologia eversiva della stella a cinque punte?

PS2: Ma lei non aveva giurato che mai ma mai mai mai più avrebbe interloquito col sottoscritto? per fortuna ha cambiato idea, se no chi li fa ridere più, i lettori? "



non divaghi tanto, caro dotòr, il tema del post non mi sembra che comprenda scritte in via gottardo, casomai ne parla lei, poichè non ce la fa più ad arrampicarsi sugli specchi ... del MUOS!


quanto a coerenza, ricordo che la falsità è innata nel suo DNa, poichè, se ben ricorda:

Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43
METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio. Ma ora ti metto alla prova. Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE. E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...

Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18
ACCETTATO


Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.




Come vede, caro lei, oltre che bugiardo, si rivela anche un po' fessacchiotto! (senza offesa, s'intende, visto che sono una non fumatrice!)

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toh guarda...la Signora è ammutolita...

La Vecchia Volpe del blog è entrata nel recinto delle galline ed è finita come al solito...

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Di Esopo sapevo quella del Corvo che si faceva bello con le penne del pavone, quella della gallina che si crede un'accuila è una novità...

Ma perché la Signora ancora non ci risponde sulla commistione che qualche confusionario vorrebbe fare tra i Valori della Lotta di Liberazione e la ideologia eversiva della stella a cinque punte? che abbia avuto un attacco di panico? o forse è un po' confusa o imbarazzata?...o collusa? E si che siamo perfettamente in tema col blog che appunto, vorrebbe paragonare con ardito volo pindarico il messaggio dei Combattenti per la Libertà del 1943-45 con quello dei "NO TUTTO" . Mi sa che qualcuno vorrebbe attualizzare quella Resistenza in modo un pochino arbitrario.
Ma sentiamo che ci dice l' accuila...

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E così vàmos a concludér codesta pagina senza che la accuilina Signora abbia chiarito, questione cruciale del blog proposto, se l’uso della violenza che i partigiani furono costretti ad usare nel 1943-45 nella Lotta di Liberazione sia legittimamente esportabile alle lotte antisistema dei “NO TUTTO” contemporanei.
Questa reticenza si piò interpretare come lo sdoganamento, da parte sua, di una opposizione violenta (addirittura “armata”?) allo Stato democratico?

A voi l'ardua risposta.

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Bastanzetti da una nota divertente al blog. Ammiro anche Francesca Salvador che risponde alle "osservazioni" del Bastanzetti.

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