Il parroco mette in palio la cavalla, gli animalisti fanno un blitz contro la Curia
Nella notte tra lunedì e martedì Centopercentoanimalisti ha affisso un manifesto sulla porta d’ingresso del Vescovado
| Isabella Loschi |
TREVISO - Blitz degli animalisti contro la Curia Vescovile di Treviso. Nella notte tra lunedì e martedì militanti del movimento Centopercentoanimalisti hanno affisso un manifesto sulla porta d’ingresso del Vescovado. “Una gabbia d’oro è sempre una gabbia. Fino alla fine animali liberi!”, recita il manifesto.
Nel mirino degli animalisti il parroco di Cusignana di Giavera del Montello, don Dioniso, organizzatore della sagra di paese in cui viene messa in palio come primo premio della lotteria una cavalla. Gli animalisti erano già intervenuti più volte contro il parroco per protestare contro la scelta di mettere in palio un cavallo.
“Il parroco di Cusignana non ha ancora fatto conoscere le sue intenzioni per la prossima sagra: continuerà a considerare un animale come un oggetto, anzi una merce, o cambierà tipo di premi? - scrive l’associazione animalista - Abbiamo quindi deciso di rivolgerci al suo superiore diretto, il vescovo di Treviso - già chiamato in causa anni fa per un altro prete che organizzava il barbaro “tiro dell’Oca” per i giovani bifolchi di Stigliano (Venezia)”. “Non si può fare un confronto tra la barbarie di Stigliano e la lotteria di Cusignana; ma è vero che la Cavalla, esposta in mostra, soffre. Un essere vivente esige rispetto, non è un oggetto”.