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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

PAROLACCE AL SEGGIO

All'indomani delle Amministrative, Francesca Meneghin parla di scherni e parolacce

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Vittorio Veneto - L'animo della sindacalista, della donna che - per una vita intera - ha combattuto soprusi e ingiustizie in difesa della legalità e della dignità umana, non placa il suo sconcerto. E il rammarico per alcuni episodi, non edificanti, avvenuti durante le ultime amministrative vittoriesi.

Francesca Meneghin ha voluto raccontare a OggiTreviso come, durante la consultazione elettorale, si sia sentita oggetto di un pesante e ingiustificato richiamo da parte dell'ex sindaco Scottà.

"Ero al seggio 19 in qualità di rappresentante di lista - riferisce Meneghin - quando il sindaco Scottà, improvvisamente presentatosi ai seggi della scuola Zanette a San Pietro e Paolo, mi ha in qualche modo accusata di fare propaganda elettorale. invitando le forze dell''ordine a fasi avanti, a farmi allontanare. Azione che gli agenti ovviamente non hanno compiuto, visto che non c'era alcun motivo per allontanarmi da un luogo in cui era mio diritto essere presente. Credo di non dover ribadire  che io sono rispettosa della legge, che mi piaccia o no. E che la campagna elettorale non l'ho mai fatta ai seggi, ma nelle sedi e nei giorni stabiliti. Eppure il sindaco mi ha additato. Senza rendersi conto che era lui a essere fuori posto. Era lui a essersi presentato senza alcun mandato nè diritto sia al seggio 19 che al seggio 31 (dove è stato allontanato dalla presidente). Inoltre a fare propagnda al seggio erano gli amici dell'ex sindaco vistosamente bardati di fazzolettini verdi e bandierine leghiste."

Secondo Francesca Meneghin se un sopruso c'è stato ai seggi, è venuto da parte di quei rappresnetanti delle istituzioni che dovrebbe avere la capacità di rispettare per primi norme e leggi ."Qualcuno - conclude Meneghin - dovrebbe farsi un esame di coscienza dal punto di vista civile, sopratutto quando non rappresenta solo il suo partito ma una città." E affonda: "Mi auguro che l'Europa insegni qualcosa di più. innanzitutto il rispetto di tutti pur nella diversità della convinzione politica."

 

 


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Emanuela Da Ros

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