Il vino è birichino perché un sorriso lo tira sempre fuori.

“

il vino nasce per noi, per il nostro piacere

”

Il vino nasce per noi,

per il nostro piacere,

per la nostra convivialità.

Si lascia plasmare dalle mani dell’uomo perché sa che diventerà migliore,

con il tempo, con l’affinamento, oppure bevuto giovane così com’è.

“

colui che ama la terra sa

come trattare l'uva

”

Colui che ama la terra sa come trattare l’uva e come trasformarla,

e l’uva si lascia spremere e fermentare per diventare vino.

Per noi, perché prendiamo in mano una bottiglia e la condividiamo.

Convivialità è una delle parole chiave insite nel vino, a mio parere.

E poi curiosità, gioia, passione, entusiasmo, scoperta e arricchimento.

Sono sicura di avere tralasciato qualche cosa, eventualmente, me lo direte voi.

Mi fermo spesso ad osservare la gestualità di chi beve in compagnia.

Mi piace, sembra quasi un rituale.

Si guardano tutti i vini della lista, si scorre l’elenco dall’alto verso il basso, poi si torna indietro, ci si sofferma su qualche nome conosciuto, ci si consulta con gli amici e poi si sceglie.

Un’etichetta nuova, proviamo!

E la guardiamo, quest’etichetta, poiché ci dice molto, sia da un lato sia dall’altro.

C’è tanta cura nella scelta del materiale, dei colori, dei disegni, e dietro sono riportate le informazioni utili.

Leggiamo, commentiamo, dialoghiamo, stappiamo e, finalmente, versiamo!

Bello il colore, annusiamo il vino, poi lo assaggiamo e intanto, con disinvoltura, teniamo il calice in mano, lo facciamo delicatamente roteare e conversiamo.

Conversiamo amabilmente, ci scambiamo opinioni sui profumi, sul gusto, sulla persistenza più o meno lunga e ancora parliamo del lavoro, del tempo, della vita, delle difficoltà quotidiane.

Per un attimo le lasciamo da parte, le difficoltà.

Ci godiamo questo momento di convivialità e piacevolezza e lasciamo che il buono che è nel calice ci regali un bel sorriso.

Vino birichino!