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12 giugno 2025

Treviso

"Il park Vittoria ha prodotto solo ritardi e nessun beneficio per la città”

L'opposizione interviene sulla decisione della giunta di accantonare momentaneamente il progetto del parcheggio interrato

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

park Vittoria

TREVISO - “Il park Vittoria? Un progetto che – a distanza di anni – ha prodotto solo ritardi, costi e nessun beneficio per la città”. Così l’opposizione interviene dopo la decisione dell’amministrazione di accantonare il maxi progetto del parcheggio interrato in piazza della Vittoria per dare priorità alla realizzazione di altri parcheggi come il soprelevato al Cantarane, il fast park in via Foscolo e un altro park soprelevato in zona via Lancieri. “L’amministrazione, ovviamente, non lo ammetterà mai ma questa scelta rappresenta una vittoria di chi (residenti, commercianti, esercenti, forze politiche progressiste) si è opposto alla decisione di “riesumare” un progetto vecchio di 20 anni e una sconfitta pesante per chi, per due anni, ha esercitato la scomoda funzione di “avvocato d’ufficio””, dichiara Luigi Calesso di Coalizione Civica .

“Se l’amministrazione non si è scagliata a testa bassa contro la Sovrintendenza per gli approfondimenti che ha chiesto su vari aspetti del progetto lo si deve, probabilmente, anche al fatto che molti cittadini non avrebbero per nulla apprezzato un attacco del tipo “la burocrazia ci ferma” e si sarebbero schierati dalla parte della sovrintendenza e non da quella del comune, come era evidente visto il successo della mobilitazione cittadina e della raccolta di firme “no park interrato”. “A mio avviso, quindi, la vicenda del park interrato potrebbe chiudersi qui anche perché l’affidamento a “Parcheggi Italia” della realizzazione e della gestione anche solo di una parte dei 900 posti auto che l’amministrazione ha annunciato di voler creare potrebbe rappresentare per la società la contropartita adeguata per abbandonare il progetto del park sotterraneo senza pretendere penali dal comune”.

Sul tema mobilità e l’annuncio del grande progetto dei bus elettrici E-Brt che viaggiano su corsie preferenziali, Stefano Pelloni, capogruppo del Pd ai Trecento, sottolinea: “Chiediamo che il nuovo progetto di mobilità urbana, annunciato nei giorni scorsi con entusiasmo e render patinati, venga illustrato in modo puntuale e trasparente, sia ai cittadini che al consiglio comunale. Non siamo pregiudizialmente contrari a nuove soluzioni, ma vogliamo sapere i dettagli: dove verranno realizzate le corsie preferenziali per i mezzi BRT? Come verranno integrate nel tessuto urbano?”;

Pelloni ricorda anche un altro “grande annuncio” del passato: “Speriamo che questo nuovo piano non faccia la fine del faraonico progetto del People Mover, presentato in pompa magna per collegare stazione e aeroporto, con tanto di rendering avveniristici e poi sparito nel nulla”: Infine, l’esponente del Pd richiama l’amministrazione a un’assunzione di responsabilità chiara e concreta: “Da qui al 2030 servono scelte credibili sulla mobilità alternativa e sui parcheggi. Vogliamo sapere a che punto è la progettazione, quando saranno cantierabili i lavori e quali risorse verranno impiegate. Dopo anni persi a inseguire progetti inutili e insostenibili come il Park Vittoria, Treviso merita risposte, non più annunci di rivoluzioni future”.


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