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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Papa Luciani, quella guarigione miracolosa

Bimba era a rischio 'morte imminente'. Festa grande nel bellunese per l'ex Vescovo di Vittorio Veneto

| Ansa |

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Papa Luciani, quella guarigione miracolosa

ROMA - Dal pericolo di morte imminente alla completa guarigione: e' la storia, che risale al 2011, di una bambina argentina che allora aveva undici anni. Un miracolo per la Chiesa cattolica, attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo primo (al secolo Albino Luciani), già vescovo di Vittorio Veneto, Papa per soli 33 giorni, dal 26 agosto al 28 settembre 1978, quando mori' nel Palazzo Apostolico, ufficialmente per infarto miocardico acuto.

Proprio il riconoscimento di quel miracolo ha dato il via libera alla beatificazione, che avverra' oggi, 4 settembre, in Vaticano, del Pontefice che i cardinali avevano eletto in Conclave dopo la morte di Paolo VI e che, da pastore, con stile sobrio, aveva sempre manifestato attenzione per gli ammalati, per i poveri e per il mondo operaio.

Sara' una giornata storica anche a Canale d'Agordo (Belluno), paese natale di papa Luciani, che conta poco piu' di mille abitanti: domattina, gran parte della gente seguira' la cerimonia di beatificazione, presieduta da papa Francesco, attraverso un maxischermo allestito nella piazza centrale del paese intitolata proprio a papa Luciani, mentre una folta delegazione di canalini sara' in piazza San Pietro per assistere dal vivo all'evento. La bambina argentina il 20 marzo 2011 ebbe un forte mal di testa che continuo' per una settimana, poi si manifestarono febbre, vomito, disturbi comportamentali e della parola.

Lo stesso giorno fu ricoverata d'urgenza a Paraná. Secondo quanto riportato in documenti vaticani, dopo gli esami e le cure del caso, fu formulata la diagnosi di 'encefalopatia epilettica ad insorgenza acuta, con stato epilettico refrattario ad eziologia sconosciuta'. Il quadro clinico era grave, caratterizzato da numerose crisi epilettiche giornaliere, tanto che fu necessario intubarla. Non essendosi riscontrato alcun miglioramento, il 26 maggio la piccola venne trasferita, con prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Buenos Aires. Il 22 luglio il quadro clinico peggioro' ulteriormente per la comparsa di uno stato settico da broncopolmonite. I medici curanti convocarono i familiari, prospettando la possibilita' di 'morte imminente'. Il 23 luglio 2011 (data del miracolo) - 'inaspettatamente', si legge in un documento del Dicastero delle Cause dei Santi - vi fu un rapido miglioramento dello shock settico, che continuo' con il successivo recupero della stabilita' emodinamica e respiratoria. L'8 agosto la paziente venne estubata; il successivo 25 agosto lo stato epilettico apparve risolto e il 5 settembre 2011 la paziente venne dimessa con prescrizione di terapia farmacologica e riabilitativa.

La bambina riacquisto' la completa autonomia fisica e comportamentale. Si legge nel documento del Dicastero: 'L'iniziativa di invocare il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo primo fu presa dal parroco della parrocchia a cui apparteneva il complesso ospedaliero. Egli si reco' al capezzale della piccola e propose alla madre di chiedere insieme l'intercessione del Venerabile Servo di Dio, al quale era molto devoto. Alle loro preghiere si uni' il personale infermieristico presente in rianimazione. Le invocazioni furono rivolte esclusivamente a Papa Luciani. Le preghiere furono corali, individuali e antecedenti il viraggio favorevole del decorso clinico. È stato ravvisato il nesso causale tra l'invocazione al Venerabile Giovanni Paolo primo e la guarigione della piccola'. 

 


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