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19 aprile 2024

Italia

Il Papa accoglie in Vaticano tre famiglie di rifugiati musulmani

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Il Papa accoglie in Vaticano tre famiglie di rifugiati musulmani

Papa Francesco, rientrato a Roma dal viaggio lampo a Lesbo tra i profughi, si è recato nella basilica di Santa Maria Maggiore a pregare la Madonna, Salus populi romani, per ringraziarla per il viaggio nell'isola greca. Il Papa, sul volo di ritorno, ha portato anche tre famiglie di rifugiati siriani, dodici persone in tutto tra cui sei minorenni. "ll Papa ha voluto fare un gesto di accoglienza", ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.

Tutto è avvenuto nella legalità. "Si tratta di persone - ha precisato Lombardi - che erano già presenti nei campi di accoglienza di Lesbo prima dell’accordo fra Unione Europea e Turchia", ha spiegato Lombardi."L'iniziativa del Papa è stata realizzata tramite una trattativa della Segreteria di Stato con le autorità competenti greche e italiane", ha aggiunto.

Lombardi ha spiegato ancora che "tutti i membri delle tre famiglie sono musulmani. Due famiglie vengono da Damasco, una da Deir Azzor (nella zona occupata dal Daesh). Le loro case sono state bombardate. L'accoglienza e il mantenimento delle tre famiglie saranno a carico del Vaticano. L'ospitalità iniziale sarà garantita dalla comunità di Sant'Egidio".

 

Chi sono i 12 rifugiati arrivati a Roma

 

Vengono tutte dalla Siria, due provenienti da Damasco e la terza da una zona conquistata da Daesh, le tre famiglie di 12 persone, sei dei quali minori , che Papa Francesco ha portato con sé a Roma al ritorno dall'isola greca di Lesbo. Lo riferisce la Comunità di Sant'Egidio, che garantirà loro l'ospitalità iniziale.

Hasan e Nour provengono da Damasco. Marito e moglie sono entrambi ingegneri. Vengono a Roma con il loro figlio di due anni. Vivevano in una zona periferica, Al Zapatani, molto a rischio perché oggetto di continui bombardamenti. Sono fuggiti insieme al loro bambino verso la Turchia, dove hanno preso un gommone per arrivare a Lesbo.

Ramy e Suhila sono di Deir Azzor, la zona conquistata da Daesh. Entrambi cinquantenni, lui insegnante, lei sarta, sono fuggiti con i tre figli perché la loro casa è stata distrutta. Sono arrivati in Grecia nel febbraio 2016 passando dalla Turchia. Osama e Wafa vengono da una frazione di Damasco, Zamalka con i loro due figli. Anche la loro casa è stata bombardata. La mamma racconta che il bambino più piccolo si sveglia tutte le notti. Per un po’ di tempo aveva smesso anche di parlare.

 


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