TREVISO - Sono ben 11.274 le ore di attività svolte a titolo gratuito dei 76 volontari della Protezione Civile di Treviso. Un impegno che nel corso dell’ultimo anno li ha visti in prima fila nell’emergenza Covid e nelle emergenze causate dal maltempo.

Il dato è stato presentato ieri a Cà Sugana in occasione della festa del Santo Patrono della Protezione Civile, San Pio da Pietrelcina: la giornata è infatti iniziata con una messa celebrata nella chiesa di San Francesco, alla presenza delle autorità cittadine e di molti volontari. È stata la pandemia, con tutte le attività di sostegno alla cittadinanza, ad impegnare i volontari per quasi cinquemila ore (4.805), comportando il maggiore sforzo organizzativo e di partecipazione, per un totale di 114 giorni di servizio con una media di oltre sei volontari al giorno. Più di 400, invece, le ore impegnate per le emergenze e 2.197 le ore di formazione, con addestramenti, esercitazioni e corsi.

E proprio per il forte e incessante impegno anche la Protezione civile di Treviso lancia un appello per chi vuole entrare nel gruppo: “Di volontari c’è sempre bisogno - afferma Riccardo Mastronicola, coordinatore della Protezione Civile di Treviso - Significa lavorare meglio, lavorare in modo più efficace per portare aiuto alle persone che ne hanno bisogno. Questi due anni sono stati particolarmente impegnativi perché abbiamo affrontato un’emergenza mai conosciuta prima, al di fuori dei nostri compiti. Ma con grande spirito di sacrifico ci siamo messi a disposizione per dare un aiuto concreto”.

“Il gruppo dei volontari di Protezione civile da due anni è stato inserito nel Settore di Polizia Locale per dare continuità operativa in caso di emergenze”, sottolinea il comandante della Polizia Locale di Treviso, Andrea Gallo. “Una sinergia che ha permesso di dare immediate risposte alla cittadinanza soprattutto in caso di calamità ed emergenze connesse al maltempo”.