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19 aprile 2024

Treviso

Panchine-bara a Santa Maria dei Battuti:"Quanti "funerali" avremmo dovuto fare noi"

Calesso interviene in difesa delle panchine scelte dall’amministrazione per il nuovo arredo urbano

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Panchine-bara a Santa Maria dei Battuti:

TREVISO - “Al netto del cattivo gusto di inscenare "funerali" sulle panchine in piazza Santa Maria dei Battuti, mi chiedo quante funerali avremmo dovuto "celebrare" noi del centrosinistra quando eravamo all'opposizione, visto che le amministrazioni leghiste hanno fatto morire, o almeno hanno tenuto in ibernazione, la città per quasi vent'anni”.

Luigi Calesso interviene in difesa delle panchine scelte dall’amministrazione per il nuovo arredo urbano di Maria dei Battuti, al centro delle polemiche di questi giorni.  “Avremmo dovuto celebrare il funerale ai duemila alberi abbattuti solo negli ultimi dieci anni delle giunte "padane"? O ai "Securcity" che nessuno ha mai utilizzato e che, senza far rumore, sono stati progressivamente fatti sparire? Al park Miani in perenne deficit? Al decoro della città ogni volta che si svolgeva l'Ombralonga, alla decenza delle strade piene di cassonetti dell'immondizia straripanti? Funerale anche per il gemellaggio con Orleans, sospeso dai Francesi a causa delle insopportabili dichiarazioni di Gentilini o per la pista ciclabile di viale Vittorio Veneto, nata morta?”

E ancora: “Avrebbe meritato esequie l'intero centro storico, svuotato dalla nascita della Cittadella delle istituzioni e dal trasferimento della Provincia al Sant'Artemio Funerale anche per le bighe elettriche della polizia municipale (finite al cimitero di San Lazzaro), per la società comunale Treviso Sinergie, per le strategie culturali ed urbanistiche dell'amministrazione, di fatto appaltate alla Fondazione Cassamarca, per il campo sportivo dell'Eolo chiuso senza che poi se ne facesse niente come il pattinodromo”.

“Avremmo "celebrato" con piacere, invece, la dipartita dell'ordinanza anti-cani in centro storico, delle ronde padane scomparse più rapidamente ancora di quanto sono apparse e del progetto del park interrato in piazza Vittoria, abbandonato anche dalla maggior parte della Lega”.

 


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