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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

I Palù del Quartiere del Piave aspettano ancora l’attuazione dei progetti Life

Sulla carta la valorizzazione di quest’area è stata sancita ma a quando la concretizzazione dei progetti?

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Palù

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA – Esprimono le loro preoccupazioni e chiedono quali siano le prospettive del progetto europeo Life – Palù del Quartiere del Piave. I circoli trevigiani di Legambiente, WWF Terre del Piave TV - BL, l’associazione naturalistica Sandonatese, l’associazione Da ponte a ponte – Sernaglia e il forum Salviamo il paesaggio di Mogliano e Castelfranco-Asolo sono i firmatari di una lettera inviata ai sindaci di Vidor, Moriago della Battaglia, Sernaglia della Battaglia e Farra di Soligo coinvolti nel progetto.

 

«Abbiamo accolto con entusiasmo la notizia dell’approvazione del progetto Life – Palù del Quartier del Piave – scrivono nella lettera -. A più di un anno e mezzo di distanza dal lancio del progetto, ci chiediamo come è stato tradotto in fatti l’impegno assunto».

 

Due le questioni che chiedono vengano chiarite: i tempi non rispettati della stesura del “Contratto dei Palù” e i lavori di realizzazione delle marcite, prati acquatici, avviati a febbraio a Moriago e a Sernaglia.

 

«Sono stati già realizzati vari workshop territoriali, visite guidate e seminari di approfondimento. La partecipazione del pubblico è stata nell'ordine delle decine anche se i proprietari di terreni all'interno dei Palù sono varie centinaia. È sembrata una nota stonata, da parte di relatori provenienti da altre regioni, l’elogio della biodiversità dei Palù basato su studi di autori locali non coinvolti nel progetto» scrivono.

 

Quanto alle marcite, mettono in luce che «i prati prescelti non sono mai stati delle marcite nei tempi passati; i corsi d’acqua adiacenti hanno portata insufficiente per allagare i prati senza che l’acqua geli in inverno; l’uso di macchinari pesanti, il movimento di terra e la trinciatura sul posto di ramaglie hanno comportato compattamento e stravolgimento dell’habitat dei prati. In pratica all'interno di un progetto di conservazione queste operazioni potrebbero aver avuto l’effetto contrario a quello ipotizzato, compromettendo porzioni di ambiente tutelato come Sito di Interesse Comunitario».

 



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Claudia Borsoi

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