ISLAMABAD - E' salito a 52 morti e almeno 127 feriti il bilancio di un duplice attentato che ha colpito ieri sera il sobborgo di Abbas Town a maggioranza sciita di Karachi, città portuale nel sud est del Pakistan. Lo riferisce una fonte della polizia, precisando che i feriti restano tutti ricoverati in ospedale.

L'esplosione è stata causata da un'autobomba e da una motocicletta caricate con 150 chilogrammi di esplosivo saltate in aria ieri sera grazie a un comando a distanza, ha spiegato il funzionario di polizia Khalid Hussain contattato via telefono dalla Dpa. ''Stando alle prime indagini di polizia, 52 persone, tra cui donne e bambini, sono morte e 127 sono state ferite", ha detto Hussian.

Al momento l'attentato non è stato rivendicato, ma il quotidiano 'The News International' ha citato il capo della polizia della provincia di Sind secondo cui i responsabili sono i Talebani e il gruppo estremista sunnita Lashkar-e-Jhangvi.

Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di alcune delle vittime del sanguinoso attacco di ieri. Secondo stime della polizia locale sono state almeno quattromila le persone - uomini, donne e bambini - che hanno partecipato alle esequie. Karachi oggi è una città paralizzata. Nella megalopoli da 18 milioni di abitanti, oltre alla giornata di lutto in ricordo delle vittime dell'attacco, varie organizzazioni della comunità sciita hanno anche proclamato uno sciopero generale, che ha registrato molte adesioni.

(Adnkronos/Aki)