Paesi senza medici di base? L'Osservatorio apre il dibattito
In programma un incontro al Centro Don Ernesto Bordignon
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CASTELFRANCO – I medici di base si raggruppano in studi di medicina di gruppo secondo le nuove direttive in materia. Ma in questo modo i paesi restano senza medico. Un problema che a Castelfranco si sta facendo sentire parecchio.
Per questo L’Osservatorio, gruppo di laici e preti in dialogo su fatti e problemi del nostro tempo alla ricerca del bene comune, in collaborazione col Comitato diritti del malato, dell’handicappato e dell’anziano e del Coordinamento del volontariato di Castelfranco e Montebelluna, ha organizzato una tavola rotonda sul tema, in programma per giovedì 21 novembre (20,45) al Centro Don Ernesto Bordignon: “Medici di base e Utap”.
«Cari cittadini – recita una nota diffusa dagli organizzatori - come avrete riscontrato, l’assistenza e la cura dei pazienti va spostandosi dall’ospedale al territorio. L’ospedale si dedicherà sempre più alle malattie acute e gravi, mentre l’organizzazione socio-sanitaria del territorio si interesserà prevalentemente di prevenzione, di medicina primaria, di malattie croniche, di convalescenza e di riabilitazione dopo il ricovero ospedaliero.
Nel 2012 è stata emanata una legge nazionale che prevede che entro il 2015 i medici di medicina generale (medici di base) si riuniscano e lavorino in gruppi (Utap – Unità Territoriale Assistenza Primaria), forniti di servizio di segreteria ed infermieristico e con organizzazione informatica a rete, collegata con tutte le strutture del sistema socio-sanitario del territorio».
Proprio per capire quali siano i pro ed i contro di queste nuove strutture è stato organizzato il dibattito. Chi vuole può inviare le domande in anticipo.
«Nel nostro territorio – prosegue la nota - da alcuni anni funzionano gruppi di medici di base riuniti, (Utap) in via sperimentale. Si sono realizzati veramente i vantaggi indicati? Quali tipi di inconvenienti o disagi si sono manifestati?
Per meglio conoscere la nuova organizzazione socio-sanitaria alla quale tutti dovremo rivolgerci, viene indetta la tavola rotonda. In tale occasione saranno riportate anche eventuali vostre domande e osservazioni».
Possono essere inviate via mail a cudima@ulssasolo.ven.it, oppure chiamando lo 0423.732755 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 11).