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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

A PAESAGIRE, IN ANTEPRIMA, "L'ESTATE DI GIACOMO"

Sarà preceduta, venerdì 2 marzo, dal dibattito "Paesaggi d'anima"

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A PAESAGIRE, IN ANTEPRIMA,

PIEVE DI SOLIGO – Torna il grande cinema, venerdì 2 marzo, a PaesAgire con una vera e propria “chicca” in anteprima: L’estate di Giacomo (Italia, 2011, 75’) del regista friulano Alessandro Comodin, un film solare, evocativo, pieno di poesia, super premiato e apprezzato dalla critica.

La proiezione, a ingresso libero e gratuito, si terrà alle ore 20.45 all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo.

Precederà la visione del film conversazione sul tema “Paesaggi dell’anima” tra lo psichiatra Tiberio Monari, responsabile dell’Area di riabilitazione psichiatrica dell’Ulss7, e Loris Viezzer, docente dell’Istituto superiore “Marco Casagrande”, che rafforza ulteriormente la collaborazione tra la manifestazione PaesAgire e le istituzione del territorio, a cominciare dalla scuola.

Il lungometraggio è ambientato in Friuli, nei luoghi natali del regista. I protagonisti sono suoi amici o conoscenti: il diciannovenne Giacomo, sordo dalla nascita, fratello minore del suo migliore amico, Stefania, sorella di Comodin e amica di infanzia del protagonista, Barbara, il primo amore del ragazzo, tutti e tre coetanei. Un film definito “famigliare” dallo stesso autore che, muovendosi continuamente tra il piano della finzione e quello della realtà, acquisisce efficacia e potenza.

I tre ragazzi si muovono in una natura lussureggiante, arcadica, che trattiene e magnifica l’ultimo scampolo di adolescenza, in una corresponsione di conversazioni leggere, autentiche, complici che rendono unico quel periodo della vita. Il passaggio all’età adulta, che si prospetta meno esaltante, è un passaggio sonoro. Nella realtà Giacomo, grazie ad un’operazione, riacquisisce l’udito. E il film, girato in due estati, prima e dopo l’intervento, è testimonianza dell’acquisizione potente dell’udito che cancella i silenzi dell’infanzia, dove tutto era naturalmente comprensibile e semplice, e apre alla complessità dell’età adulta segnata necessariamente dall’ambiguità delle parole e dei messaggi. La crescita è proprio questo: entrare nella complessità, lasciando alle spalle l’Eden miracoloso dove tutto era perfetto, ingenuo, integro.

L’estate di Giacomo ha ricevuto numerosi premi: il “Pardo d'Oro” nella sezione Cineasti del Presente della 64ª edizione del Festival Internazionale del Film di Locarno; la “Menzione Speciale della Giuria” e il Premio “Cinemaitaliano.info - CG Home Video” alla 52ª edizione del Festival dei Popoli di Firenze; il “Migliore Documentario” alla 26ª edizione del Belfort Entrevues Film Festival; l’“Ovidio d'Argento” per il miglior film alla XXIX edizione del Sulmonacinema Film Festival.

Alessandro Comodin, classe 1982, è nato a San Vito al Tagliamento (PN). Ha scoperto il cinema grazie alla poesia dialettale di Pasolini. Ha studiato lettere a Bologna poi cinema a Parigi, quindi all’Insas di Bruxelles. Nel 2009 ha realizzato il suo film di diploma, Jagdfieber, un documentario sulla caccia. L'estate di Giacomo (2011) è il suo primo lungometraggio.

 


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