FOLLINA - In questo periodo nei social compaiono molto spesso ricerche di personale, ma è così facile trovarlo? Interfacciandosi con diversi operatori turistici, si nota la necessità di reperire cuochi, camerieri, receptionist, ma trovare persone qualificate che ancora aspirino a questi lavori non è sempre semplice. La pandemia ha messo in ginocchio molte attività ricettive e ristorative. Molti hanno deciso di cambiare completamente vita e sono andati a lavorare in fabbrica. 

Caso un po’ diverso nell’ambito metalmeccanico ed edilizio, dove le materie prime da lavorare già scarseggiavano in tempo di pandemia, ora con la guerra in Ucraina la disponibilità è ridotta ed i prezzi sono schizzati alle stelle. “C’è molta incertezza legata alla mancanza di materie prime; ci sono ditte che hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione non per la mancanza di commesse, bensì di materiale. Chi ha guadagni importanti con la Russia, ora si trova in magazzino merce pronta e non pagata che non può consegnare. Nel momento in cui stavamo un po’ uscendo dalla pandemia, c’è stato l’incentivo del 110% per la ristrutturazione che ha drogato il mercato.

La merce è diminuita velocemente e i prezzi sono schizzati alle stelle in modo incontrollato” commenta l’imprenditore Massimo Granzotto “Tutte le maestranze erano imbottite di lavoro ed hanno chiesto molti più soldi. Molte aziende, pur di trattenere i lavoratori, hanno alzato i compensi, ma poi bisognerà vedere se riusciranno a mantenere il costo del personale. Anche noi stiamo assumendo, ma in modo mirato e ponderato; meglio accettare meno commesse, ma pagare il giusto, anche se purtroppo alcuni cercano di portare via il personale ai concorrenti offrendo compensi esagerati”.