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19 marzo 2024

Treviso

E ora arriva Ingrid!

Cambio al vertice di OggiTreviso. Ingrid Jewfa Feltrin subentra a Emanuela Da Ros

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Ingrid Jewfa Feltrin

E’ un annuncio che do con piacere: OggiTreviso, il primo quotidiano online della Marca trevigiana, da domani avrà un nuovo direttore responsabile. Anzi: una direttrice! Si tratta della giornalista Ingrid Jewfa Feltrin (in foto). Una collega che ho sempre apprezzato professionalmente, un’amica con cui è facile comunicare, con cui è bello sorridere, con cui il confronto - anche su tematiche serie o complesse o ardue - diventa stimolante occasione di riflessione, di arricchimento. Di crescita.

I lettori avranno quindi modo in futuro di conoscere meglio Ingrid e di allacciare con lei un filo diretto, se lo desiderano, ma intanto facciamo le presentazioni.

Nata in Svizzera nel 1966, Ingrid Feltrin ha studiato a Treviso e Venezia ed è diventata giornalista professionista nel 2010. Nel 1999 le è stato conferito il premio “Upupa d’argento” dalla LIPU, per l’impegno personale e professionale relativamente ai temi ambientali.

La vita privata? ​​Quasi una fiction! Nel 2004, durante una vacanza in Kenia, ha conosciuto Ngumbao Katana Jefwa (Piero per gli amici): il colpo di fulmine è scoccato subito e in dieci giorni sono diventati marito e moglie. Della sua famiglia, Ingrid dice che ‘si allarga su due continenti’: le tre figlie Josephine (23 anni), Linet (22 anni) e Janet (20 anni) studiano all’università di Nairobi, la quarta figlia, Tracy, 15 anni (figlia naturale) vive con mamma e papà a Montebelluna.

Ingrid come sei arrivata al giornalismo?
Mi sembra ieri quando ho cominciato, inesperta ed entusiasta, a fare questo mestiere. Un lavoro che ho amato da subito (mi sorprendeva perfino che mi pagassero per farlo!) e sul quale devo ammettere da ragazzina fantasticavo, tant’è che quando, in terza media, il preside mi chiese cosa avrei voluto fare da grande gli risposi “la giornalista”. A questo mestiere comunque sono arrivata casualmente, anzi a dirla tutta è lui che ha scelto me.

Che cos’è per te OggiTreviso?
Da un anno a questa parte collaboro con Oggi Treviso e devo dire che l’esperienza è stata da subito stimolante e ora mutare il mio ruolo in seno a questa testata è non solo motivo d’orgoglio ma una sfida pur se calcolata visto che ho alle spalle un team di prim'ordine. Sono persuasa che questo quotidiano online abbia ancora, a dispetto della sua importante storia, delle potenzialità inespresse. Ci sono ambiti che potrebbero essere ulteriormente sviluppati e nuove vie percorribili per dare ai lettori maggiori spunti di riflessione. Devo comunque ammettere che il mio non sarà un tragitto in salita perché chi mi ha preceduta ha fatto un lavoro egregio e stiamo comunque parlando di un prestigioso prodotto editoriale: analizzando nei giorni scorsi il numero di lettori e soprattutto la loro provenienza, c’è di che strabuzzare gli occhi!

Qual è la linea che intendi dare al giornale online? Che cosa cambierà con te? Quali obiettivi e progetti hai messo a fuoco?
Oggi Treviso è il quotidiano per eccellenza dei trevigiani ma al contempo ha i numeri per rafforzare anche la sua dimensione regionale. Ciò che m’interessa è mettere ancor più al centro la gente, con le sue storie, il suo vissuto perché se c’è una cosa che ho imparato in questo mestiere è che la realtà riesce sempre a superare la fantasia. Cureremo i grandi temi, dall’ambiente alla salute pubblica, senza trascurare il mondo del lavoro e la cultura

magari con qualche sorpresa per i lettori che è giusto non anticipare. La cronaca ci vede quasi sempre arrivare per primi sulla notizia: be’ cercheremo di farlo sempre in assoluto, scrivendone come ci è oramai consueto in punta di penna, senza morbosità e con il massimo rispetto per i protagonisti.

Che cosa vuol dire lavorare su web rispetto alla carta stampata?
La modalità comunicativa è diversa e i messaggi hanno un impatto molto più deflagrante rispetto a un’edizione cartacea. Con il web il messaggio arriva subito e permane a lungo. La notizia va data con ancora maggior senso di responsabilità e soprattutto con onestà intellettuale cristallina. Personalmente tendo a diffidare di quelle testate web che spacciano per articoli i comunicati stampa, senza nemmeno segnalare che si tratta di una velina. Nulla di male se si riportano ampi lembi di un ragionamento purché virgolettato e citandone la fonte. In realtà le differenze però non sono così abissali e i criteri per giudicare buono un articolo, alla fin fine sono gli stessi.

Il fatto di essere donna conta?
Questa è la domanda più difficile perché sarei tentata di dire sì, ma non intendo farne una questione di genere. In ogni cosa, dal giornalismo alla vita di tutti i giorni ciò che conta è essere una persona perbene che guarda agli altri con rispetto, siano essi i tuoi lettori o i tuoi collaboratori. Mio nonno materno era analfabeta ed io svolgo la professione di giornalista: questa è una circostanza che mi ha sempre dato da pensare. In primis perché pur non sapendo leggere e scrivere nonno era uno degli ultimi narratori di storie popolari e con lui è morta una tradizione antica: non ricordo molto dei suoi racconti ma mi piace pensare di aver un po’ del suo Dna di narratore. Infine, era quel che si definisce un galantuomo che mi ha sempre detto: “Non ritenerti mai superiore agli altri e al contempo mai inferiore a nessuno”. E dunque: buon lavoro Ingrid! In bocca al lupo...e alle notizie!

 


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