Operatori sanitari non vaccinati: arrivano le prime diffide
Sospensioni vicine per medici, infermieri e oss non ancora immunizzati. Ora è emergenza organici
| Isabella Loschi |
TREVISO - Sono partite le prime diffide dell’Ulss2 Marca trevigiana ai circa 185 operatori sanitari non vaccinati contro il Covid.
Sono medici in servizio negli ospedali, medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici specialisti ambulatoriali, infermieri e operatori socio-sanitari. Ricevuta la diffida avranno ancora 7 giorni di tempo per sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. Poi il provvedimento sarà operativo e saranno sospesi dal pubblico servizio, lasciati a casa senza stipendio fino al 31 dicembre 2020, così come previsto dalla norma nazionale. Altre posizioni sono in corso di valutazione e probabilmente più avanti arriveranno altre diffide.
Ora però a preoccupare l’azienda sanitaria è la situazione che andrà a crearsi in ospedale, nelle case di risposo e negli ambulatori territoriali una volta che le sospensioni diventeranno effettive: ovvero la mancanza di personale sanitario in un settore già sotto organico con possibili interruzioni di servizio.
I sindacati, che ieri si sono confrontati con l’Ulss2, hanno però escluso l’ipotesi di far rientrare o revocare le ferie ai lavoratori per compensare i vuoti lasciati dal personale non vaccinato.