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19 aprile 2024

Mogliano

Operatori dell'Ulss 2 spintonati e minacciati dai migranti: erano andati a fare i tamponi mancanti

Sono stati circondati dai richiedenti asilo, che hanno bloccato i cancelli di uscita

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

caserma serena coronavirus

CASIER - Spintonati e minacciati dai migranti: è quello che è successo agli operatori dell’Ulss 2 che oggi si erano recati all’ex caserma Serena di Casier, per effettuare i tamponi sui migranti assenti ieri al momento del test e per organizzare la quarantena degli ospiti. I due medici e l’assistente sanitaria non sono riusciti a procedere con i nuovi esami, vista la nuova protesta scatenatasi all’interno della struttura, dopo quella di ieri.

 

A rendere noto il caso di oggi è lo stesso direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi: “I nostri operatori si trovavano nel cortile assieme al responsabile del Centro e ad alcuni operatori quando, improvvisamente, sono stati circondati dai migranti che hanno bloccato i cancelli di uscita. Spintonati e minacciati - un medico è caduto a terra, per fortuna senza conseguenze - sono stati costretti a rifugiarsi all’interno della guardiola”.

 

Si tratta del secondo giorno di contestazioni all’interno dell’ex caserma: il tutto è partito ieri, quando si è appresa la positività al Coronavirus di un operatore della struttura. I richiedenti asilo erano stati costretti a non lasciare l’hub, e non si erano potuti recare al lavoro. Per questo era salita la tensione ed erano partite le proteste.

 

Oggi la seconda giornata difficile: è stato completato l’esame dei 349 tamponi fatti ieri all’ex caserma, e anche tra i richiedenti asilo è risultato esserci un positivo. Il 34enne, attualmente asintomatico, è stato ricoverato nell’unità operativa di Malattie Infettive all’ospedale di Treviso, proprio come l’operatore risultato essere - ieri - il primo caso di positività nella struttura di accoglienza.

 

Gli altri 320 ospiti sono risultati negativi, come del resto i 28 operatori. Oggi gli addetti dell’Ulss 2 avrebbero dovuto effettuare i tamponi sui migranti assenti ieri, ma visti i disordini non è stato possibile: così domani i nove mancanti all’appello dei tamponi saranno accompagnati alla Madonnina per l’effettuazione dei test. I 320 migranti risultati negativi sono stati comunque posti precauzionalmente in quarantena all’interno della struttura di Casier.

 

Un fatto, quello accaduto oggi, che Benazzi non riesce a spiegarsi: “Devo ringraziare le forze dell’ordine, che sono prontamente intervenute liberandoli ed esprimere solidarietà e supporto ai nostri operatori, presi di mira in modo del tutto gratuito ed incomprensibile, considerato che erano sul posto a tutela della salute dei richiedenti asilo”.

 

E il sindaco di Treviso Mario Conte ha addirittura rivolto un invito al ministro dell'Interno: “Lamorgese dovrebbe lasciare le poltrone romane e venire a vedere cosa sta succedendo alla “Serena”. Non è possibile che i sindaci non abbiano risposte e che si trovino, da soli, a gestire rivolte”.

 


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