TREVISO – Una spesa pubblica di circa duecentomila euro per abbellire il Tribunale di Treviso. Nel “nuovo” Palazzo Giustizia di Treviso dovrebbe essere collocata un’opera d’arte, come recita una legge italiana, che stabilisce di adornare gli enti pubblici con opere d’arte.

La spesa andrebbe in parte a carico dello Stato e in parte a carico dell’Amministrazione Comunale, e ammonta a 195.220 euro più Iva. Durante il consiglio comunale il consigliere Alfio Bolzonello, di Città Mia, sottolinea come questo acquisto sia inopportuno visto il periodo di difficoltà economica. Bolzonello ha fatto una contro proposta, presentando l’iniziativa dell'associazione Siamo Treviso. L'organizzazione metterebbe a disposizione, completamente gratis la scultura ”Ahura Mazda Spirito Creatore”, donata dall'autore trevigiano Franco Tagliente per risparmiare così la spesa. «In 22 anni – l’iter di modifica e ampliamento del Palazzo di Giustizia risale al 1990 – non si è avuto un minuto di tempo per interessarsene, ora in tempo di vacche magre – dice il consigliere dell’opposizione – si vuol fare un acquisto così importante. Vi regaliamo un’opera d’arte, rispettiamo la legge e facciamo risparmiare 200 mila euro».

L’assessore Giuseppe Basso però non è d’accorso e precisa come quella somma sia vincolata allo scopo: «è stata messa a bilancio fin dal 1990, quando è iniziato l'iter di realizzazione del nuovo tribunale di Treviso e rientra tra le varie voci del finanziamento stanziato dal ministero di Giustizia per la costruzione. Anche se la cifra non viene spesa - ha spiegato l'assessore per i Lavori Pubblici - non andrebbe a beneficio della cittadinanza trevigiana, ma andrebbe al mistero di Grazia e Giustizia». Senza quell’ornamento, aggiunge l'assessore Basso, non potrà essere formalizzato il collaudo tecnico amministrativo del Palazzo.