Omicidio shock: 15enne pugnalato 50 volte e bruciato vivo
Un regolamento di conti sarebbe all’origine del brutale assassinio di un ragazzino
FRANCIA - Un ragazzo di 15 anni è stato brutalmente ucciso a Marsiglia, pugnalato cinquanta volte e poi bruciato vivo in quello che sembra essere un atto di violenza legato al traffico di droga. La procura della città ha confermato che l'omicidio, avvenuto il 2 ottobre, è stato ordinato come parte di un "contratto" nel contesto della lotta tra bande criminali. Il ragazzo era stato reclutato tramite i social media per intimidire una banda rivale, ricevendo un compenso di duemila euro da un ventitreenne detenuto nel carcere di Luynes, vicino ad Aix-en-Provence. La vittima, descritta come un "jobber" per i traffici di droga, è stata attaccata da una banda rivale che, notando che portava con sé una pistola, lo ha pugnalato e successivamente trasportato nel quartiere di Fonscolombes, dove è stato dato alle fiamme.
La cronaca nera di Marsiglia è sempre più segnata da episodi di violenza tra bande criminali, in particolare tra i clan DZ Mafia e Yoda, che si contendono il controllo del mercato della droga. L’omicidio del 15enne ha scosso la città, già provata da una lunga scia di vendette che dall'inizio dell'anno ha causato la morte di 17 persone, tra cui vittime innocenti e del tutto estranee al narcotraffico. In un caso collegato, un ragazzo di 14 anni ha ucciso un autista privato e padre di famiglia che aveva semplicemente accolto in macchina il cliente "sbagliato". La polizia giudiziaria ha arrestato il secondo minore coinvolto nel caso del 15enne, che era riuscito a fuggire e lo ha condotto davanti a un giudice istruttore per l'incriminazione.
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