Omicidio di Moriago, l'assassino ha mozzato un'orecchio alla vittima esanime
L'ha portato ai Carabinieri per confermare la sua responsabilità nell'episodio, ma temeva di non essere creduto
| Angelo Giordano |
MORIAGO - Il presunto assassino le avrebbe mozzato un orecchio, l’avrebbe poi messo in tasca per portarlo con sé in Caserma dai Carabinieri a Valdobbiadene. Una specie di testimonianza di quanto accaduto. Temeva di non essere creduito in Caserma.
Nuovi agghiaccianti particolari emergono dalle indagini dell’uccisione di Elisa Campeol, 35enne di Pieve di Soligo. La donna stava prendendo il sole all’Isola dei Morti di Moriago quando è stata sorpresa da un coetaneo di col San Martino, con problemi psichici. L'uomo le avrebbe inferto una ventina di coltellate, quella fatale ad un polmone. E una volta a terra esanime, le avrebbe mozzato un orecchio da portare ai Carabinieri. Il coltello sarebbe stato comperato dall'uomo soltanto il giorno prima in un supermercato. Particolare che potrebbero aumentare le ipotesi di reato a suo carico.
L’omicidio è accaduto nella tarda mattinata di mercoledì. Proprio questi dettagli saranno al centro dell'autopsia che sarà disposta nelle prossime ore dal sostituto procuratore Gabriella Cama e che sarà eseguita dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto.
È assodato che l’uomo, operaio, non avesse contatti con la vittima, non la conosceva nemmeno. Ha avuto un giorno di blackout completo e, dopo essere uscito dal lavoro, in preda alla furia, ha cercato una vittima qualsiasi. E ha colpito mercoledì. Il 35enne, durante l’interrogatorio che è seguito con gli inquirenti, ha infatti segnalato di aver agito con rabbia e desiderio di colpire qualcuno. L’attesa ora è per l’esame sul corpo della vittima.
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