Omicidio Bledar Dedja, il 18enne fuori dal carcere: chiesta la comunità terapeutica
Decisione dei giudici attesa a giugno. Il ragazzo è reo confesso: colpì la vittima con 15 coltellate
| La redazione |

PIEVE DEL GRAPPA – È tornato in libertà il 18enne accusato dell’omicidio di Bledar Dedja, il giardiniere 39enne di origine albanese trovato senza vita il 21 gennaio 2024 in un'area boschiva di via Dei Carpini. La difesa ha richiesto il suo inserimento in una comunità terapeutica, per avviare un percorso psicologico. La decisione del Tribunale dei Minori di Venezia è attesa per il prossimo 16 giugno. Durante l'udienza, è stato discusso anche lo stato di lucidità del giovane al momento del delitto. L’omicidio si sarebbe consumato tra le 16.30 e le 19.30 del giorno precedente al ritrovamento del corpo. Secondo l’autopsia, Dedja è stato colpito 15 volte con un coltello, due dei fendenti alla testa e altri al braccio e al torace. Una ferita al polmone si è rivelata fatale.
Il ragazzo, all’epoca minorenne, aveva conosciuto la vittima due anni prima durante un progetto scuola-lavoro in una pizzeria. I due si erano rivisti il 20 gennaio scorso grazie a un incontro organizzato tramite l’app di dating “Grindr”. Dopo essersi dati appuntamento a Paderno, sarebbe avvenuto l’agguato. La famiglia della vittima, residente a Casella d’Asolo, è rappresentata legalmente, ma non ha potuto costituirsi parte civile, trattandosi di un processo minorile. Un’eventuale richiesta di risarcimento dovrà essere presentata in sede civile.
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