Oltre 600 lavoratori in sciopero alla Breton, contro gli esuberi
Lunedì 17 marzo prosegue la mobilitazione, con sciopero e presidio a Vedelago, promossi da FIOM CGIL

CASTELLO DI GODEGO / VEDELAGO - Un forte movimento di protesta ha avuto luogo oggi, venerdì 14 marzo, nei due stabilimenti della Breton, situati a Castello di Godego e Vedelago, dove oltre 600 lavoratori, tra cui anche personale amministrativo, hanno partecipato a uno sciopero di 8 ore indetto dalla FIOM CGIL Treviso. La manifestazione, che ha visto circa 300 persone riunirsi davanti alla sede centrale di Castello di Godego, è stata l'occasione per esprimere il fermo dissenso contro i previsti esuberi e chiedere maggiore trasparenza sul futuro occupazionale. La mobilitazione prosegue anche nei giorni a venire. Lunedì 17 marzo è in programma un ulteriore sciopero, che riguarderà esclusivamente lo stabilimento di Vedelago, in particolare il reparto Lapitec, con un presidio previsto per le 8 del mattino. Questa unità conta circa 70 lavoratori.
Inoltre, mercoledì 19 marzo si terrà un incontro a Venezia con l'unità di crisi della Regione Veneto, l'amministrazione comunale di Vedelago, i rappresentanti delle industrie, dei lavoratori e l'azienda, per discutere della situazione degli esuberi, in particolare quelli derivanti da un accordo del luglio 2024. I lavoratori hanno ribadito la loro opposizione a qualsiasi decisione unilaterale da parte dell'azienda riguardo ai licenziamenti. “Il silenzio dell’azienda in questa fase rappresenta un segnale di forte preoccupazione - sottolinea Massimo Baggio della FIOM CGIL di Treviso - chiediamo chiarezza rispetto alle reali intenzioni sul sito vedelaghese, dove si sta assistendo ad un lento e silenzioso spegnimento. Non si può, giocare con il destino delle famiglie. Lunedì a Vedelago ci sarà un nuovo presidio. La mobilitazione prosegue per la salvaguardia dei posti di lavoro”.
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