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25 aprile 2024

Castelfranco

Oggi ultimo saluto a Marino Cappello di Cavaso del Tomba

Fante e reduce di guerra, il più anziano del paese e uno degli ultimi testimoni diretti delle dolorose vicende della guerra

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Marino Cappello

CAVASO DEL TOMBA - Saranno oggi alle 15.30 nella chiesa arcipretale di Cavaso del Tomba i funerali di Marino Cappello, classe 1922, fante e reduce di guerra, il più anziano del paese e uno degli ultimi testimoni diretti delle dolorose vicende del conflitto. Un racconto vivido, grazie alla straordinaria memoria di Cappello, arricchito da foto, nomi e dediche delle persone che aveva conosciuto in guerra e con cui aveva mantenuto, finche era stato possibile, rapporti, anche dopo la guerra. Combattente egli stesso,anche in tempo di pace, nella vita di tutti i giorni, è stato capace di affrontare in modo compassato qualsiasi prova, malattia compresa. 



Durante la guerra era stato telemetrista, grazie alla sua vista eccezionale e tra tutti i racconti, un posto d'onore andava a quello della bomba sganciata da un'aereo, caduta a neanche 4 metri da lui e i suoi compagni e che per fortuna non scoppiò. "Diceva sempre che era stata la Madonna a salvarlo" racconta il figlio Gianmario "lo spostamentento dell'aria fu comunque impressionante: si ritrovarono con le mani sulla testa e senza elmo, senza sapere perchè, ma vivi."



E questa  voglia di vivere, ha sempre segnato la vita di Marino Cappello, anche se, raccontano i figli, da quest'estate si stava spegnendo: "Un corpo stanco, ospitava una mente ancora vigile e ben presente, capace di ricordarsi ogni prezzo e ogni data, persino calcolare il prezzo di un campo in vendita, come se, alla sua età, volesse comprarlo. Si stava consumando, com'è naturale alla sua età, come amava ripete spesso, "i giovani possono morire, i vecchi devono morire" ma non per questo aveva meno voglia di vivere e quando lo abbiamo ricoverato, eravamo convinti che sarebbe tornato a casa."





Dopo la guerra, è tornato ai campi di famiglia, "a tirar su foje" come soleva dire, mettendo definitivamente da parte alcuni sogni nel cassetto, come il desiderio di studiare e la passione per il disegno e dal 1961 aveva iniziato a lavorare in fornace. E' stato sposato per oltre 68 anni con Ermenegilda "Gilda", morta due anni fa e hanno avuto la gioia di avere oltre ai figli Ivana, Elena, GianMario e Claudia, 6 nipoti e 2 pronipoti, con la terza in arrivo.



Marino Cappello è stato nel direttivo dell'Associazione Nazionale del Fante, sezione di Cavaso del Tomba negli anni '70 e poi negli anni '80, quando fu rifondata, come vicepresidente e presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e reduci, sezione di Cavaso del Tomba. "Era orgoglioso custode della bandiera, ha sempre aiutato ad organizzare il IV novembre e le altre ricorrenze" racconta Gianni Ceccato di Cavaso del Tomba "aveva voluto esserci moralmente quando abbiamo celebrato il centenario nel 2018 sul Tomba. Raccontava della Resistenza, del rastrellamento del Grappa, dell'impiccagione di Ermenegildo Metti. Raccontava di quello che lui aveva vissuto in prima persona e, come Orci Zanotto, era in grado di raccontare tutto, per filo e per segno."


 



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Maria Elena Tonin

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