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13 ottobre 2024

Conegliano

Occhio alla truffa, gli anziani del centro diurno di Casa Mozzetti a lezione con i carabinieri

Per la prima volta l’Arma a Casa Mozzetti: attenti e curiosi gli anziani che frequentano dal lunedì al venerdì il centro diurno

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Casa Mozzetti

VAZZOLA - Prevenire le truffe ai danni degli anziani, conoscendo quello che è il modus operandi dei malintenzionati. Partecipato incontro nei giorni scorsi a Casa Mozzetti, il centro di servizi per persone anziane di Vazzola. Relatore il comandante della stazione dei carabinieri di Codognè, il maresciallo Paolo Fulcheri, che si è trovato di fronte un attento e curioso pubblico composto dai 20 anziani che, dal lunedì al venerdì, frequentano il centro diurno della casa.

 

Presenti anche alcuni ospiti della struttura residenziale, incuriositi dalle tematiche e dalla presenza dell’Arma. «Per la prima volta da quando il nostro centro diurno ha ripreso a pieno regime le sue attività dopo il periodo pandemico, abbiamo voluto organizzare un incontro con i carabinieri consapevoli che, in particolare, le persone più anziane che vivono ancora da sole finiscono spesso nel mirino dei malviventi – evidenzia Marco Gianolli, segretario-direttore di Casa Mozzetti -. E le tematiche affrontate sono risultate di grande interesse per i venti anziani del nostro centro diurno, un interesse testimoniato durante l’incontro dalle numerose domande poste, dalle curiosità emerse e dal coinvolgimento che ha scandito il momento di confronto. L’intervento del maresciallo Fulcheri ha avuto l’importante scopo di sensibilizzare e mettere in guardia dalle possibili truffe, sempre più frequenti anche nel nostro territorio e spesso rivolte alla fascia di popolazione più fragile, come appunto gli anziani».

 

Nel corso dell’incontro sono stati fatti esempi concreti: dalla truffa dell’incidente – il malvivente telefona spacciandosi per un carabiniere e chiede di versare una somma di denaro per il figlio che ha fatto un incidente –, a quella dell’amico di famiglia – spacciandosi per conoscenti si intrufolano in casa -, alla finta fuga di gas – i ladri vaporizzano l’ambiente con una bomboletta di gas e chiedono di poter entrare per aggiustare il finto guasto. Dagli esempi si è poi passati ai consigli per prevenire questi ed altri episodi: diffidare da chi chiede soldi spacciandosi per incaricato di un ente; non fare entrare persone sconosciute in casa, anche se queste indossano una divisa o mostrano un cartellino identificativo; non tenere in casa elevate somme di denaro e men che meno in camera da letto; non lasciare porte e finestre aperte quando si esce di casa; se si possiede un antifurto, collegarlo gratuitamente alla centrale operativa dei carabinieri «Un sentito grazie al comandante Paolo Fulcheri per le preziose e indispensabili informazioni fornite ai nostri anziani del centro diurno» conclude il segretario-direttore.

 

 



 

 

 


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