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29 marzo 2024

Esteri

Obama per la prima volta in Israele

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Obama per la prima volta in Israele

TEL AVIV - Isarele "è la patria storica del popolo ebraico". Lo ha dichiarato il presidente americano Barack Obama al suo arrivo in Israele, ricordando come "già 3mila anni fa" il popolo ebraico viveva qui. La nascita dello stato d'Israele, 65 anni anni fa, rappresenta "una rinascita e una redenzione senza precedenti nella storia", ha aggiunto il presidente, accolto con gli onori militari all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Il capo della Casa Bianca, accanto al presidente israeliano Shimon Peres e al primo ministro Benyamin Netanyahu, tutti e tre in completo scuro e cravatta azzurra, ha ascoltato i due inni nazionali, salutando "l'alleanza eterna" con Israele e "l'impegno incessante" degli Stati Uniti per la sua sicurezza.

"Israele è la prima tappa del primo viaggio all'estero" del mio secondo mandato, ha voluto sottolineare il presidente americano, ricordando i valori di democrazia condivisi con lo stato ebraico. "Gli Stati Uniti - ha aggiunto - sono a fianco d'Israele perché è nel nostro interesse nazionale".

Da parte sua il presidente Peres ha rivolto al presidente Usa un ''benvenuto a casa", perché ''il popolo israeliano desidera che lei si senta a casa''.

Domani Obama sarà in Cisgiordania per vedere i vertici dell'Autorità Nazionale Palestinese, mentre venerdì incontrera' il re Abdullah II di Giordania. Dopo avere visitato Petra, è previsto che sabato Obama torni negli Stati Uniti.

Ma intanto i palestinesi sono scesi in piazza a Gaza, davanti all'ufficio dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani, per contestare la visita dell'inquilino della Casa Bianca in Israele: bruciate fotografie del presidente americano Obama e bandiere degli Stati Uniti.

''Siamo qui oggi per dire che ne abbiamo abbastanza della continua pressione sul popolo palestinese e del fatto che l'Autorità nazionale palestinese (Anp, ndr) cerchi di imporre la sua visione unilaterale. Le precondizioni Usa - ha detto il leader del movimento della Jihad islamica Khalid al-Batsh - costringono l'Anp a fare nuove concessioni''.

(Adnkronos)

 



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