Conegliano – Il nuovo Distretto sanitario con un bando “chiavi in mano”. L’Usl 7 lancia una gara d’appalto per trovare uno stabile subito operativo. Obiettivo: attivare il nuovo distretto entro ottobre 2010.

Dopo aver accantonato il progetto di ristrutturare l’ex Caserma San Marco (come stabilito dalla Regione), l’azienda sanitaria pievigina ha deciso di procedere all’acquisto di una nuova struttura per trasferirvi il Distretto Sanitario Sud. Per farlo si è deciso di operare con una formula “chiavi in mano” che prevede l’acquisto di un immobile già esistente con la clausola, per il venditore, di adeguarlo entro sei mesi. Le offerte per il bando dovranno pervenire entro le ore 12 del 3 marzo prossimo e saranno valutata da un’apposita commissione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, tenendo conto del rapporto qualità-prezzo.

Lo stabile dovrà rispondere a determinate caratteristiche strutturali ed impiantistiche, specificatamente previste nel bando già pubblicato sul sito dell’azienda. “Ci serve - – spiega Angelo Lino Del Favero, direttore generale dell’Usl 7 -, un fabbricato di almeno 3 mila metri quadrati, con almeno 120 posti auto.  L’edificio, che dev’essere rispondente alla normativa vigente, deve trovarsi in città ed essere facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Inoltre, dev’essere disponibile, perfettamente funzionale, per il 30 settembre”.

Il nuovo distretto consentirà così di accorpare le attuali tre sedi che ospitano oggi i servizi sanitari territoriali.

Nella sede di via Maset oltre alla direzione del Distretto, si trovano oggi: la direzione cure primarie, l’Ufficio Igiene, il Punto prelievi, gli ambulatori delle varie specialità e quelli degli screening, la Guardia medica, i Tecnici della Prevenzione. In via via Armellini si trovano invece gli uffici dello Spisal mentre in via Einaudi, presso il Centro Marusia, ci sono il Consultorio Familiare, il SIL, e i Servizi per l’Età Evolutiva e per l’Handicap Adulto. Accorpamento che si tradurrà, oltre che in un indubbio vantaggio sull’accessibilità ai servizi anche su un consistente risparmio economico: “Per l’affitto delle tre sedi – continua Del Favero -, le prime due di proprietà del Comune e la terza di privati, l’azienda sanitaria spende, attualmente, circa 300 mila euro l’anno”.

Milvana Citter