CONEGLIANO - Un fulmine a ciel sereno quello arrivato stamattina a Conegliano. Protagonista della vicenda – con un post che ha scatenato reazioni a catena – il presidente della Protezione Civile “Cavalieri dell’Etere” di Conegliano, Gabriele Padoan.

“Dopo mesi di promesse lavorative nel settore Protezione Civile da parte di due persone che credevo amiche, oggi devo ringraziare un amico che senza tante promesse mi ha chiamato e mi ha dato la possibilità di ritornare nel mondo del lavoro con le mie esperienze professionali e lavorative, spero di non deluderlo”, scrive Padoan.

Fin qui nulla di strano, in apparenza. Ma è stato lo stesso presidente dell’associazione a spiegare le conseguenze della sua scelta: “Rimango alla presidenza, ma visto il nuovo lavoro non ci sarò in caso di emergenza”. Una bella tegola per il comune, visto che Padoan ha guidato i “Cavalieri dell’Etere” durante la crisi sanitaria legata al Coronavirus. Quindi ora la Protezione Civile si trova senza guida? “Sì”, risponde il presidente, che visti gli impegni lavorativi non potrà garantire la propria presenza in caso di estrema necessità.

Padoan ha parlato anche di “promesse non mantenute”, ricordando che “non si può vivere da volontario”.

E con il suo post non ha usato mezzi termini: “Purtroppo non avrò più il tempo che avevo prima per la Protezione Civile, ma personalmente, dopo i mesi trascorsi per il bene dei concittadini a zero soldi, ho scoperto che siamo nelle mani di gente incapace per affrontare e gestire emergenze, e per questo spero che ci sia qualche altro volontario che riesca a sostituirmi quando io non ci sarò”, ha scritto il presidente, che nei mesi scorsi ha agito anche in qualità di coordinatore della protezione civile per conto della Regione Veneto.