Nomadi Digitali tra libertà e opportunità
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Wikipedia definisce i Millenials come la generazione di giovani nati nel primo mondo fra gli anni '80 e '90 del XX secolo, in pratica coloro che oggi hanno all'incirca fra i 40 ed i 20 anni di età. Una fascia generazionale che ha visto correre rapidissima l'innovazione, acquisendo buona familiarità con la comunicazione multimediale, le tecnologie digitali, abituata alle trasformazioni: una di quelle che hanno avuto un maggiore impatto culturale ed ideologico, che oggi diamo quasi per scontato, è la globalizzazione e l'internazionalizzazione quale fenomeno sociologico inevitabile per la vita moderna.
Un chiaro esempio di questo ci viene mostrato anche dal fatto che le ultime ricerche statistiche dicano che i Millennials abbiano ridotto un po' il proprio budget dedicato ai viaggi ed alle vacanze, in contrapposizione ad un notevole incremento della preferenza di destinazioni estere.
Solo negli ultimissimi anni sta guadagnando visibilità la figura del "nomade digitale", fenomeno socioeconomico in ascesa per molteplici fattori.
I primi ad aver scelto questo stile di vita sono stati indotti dalla ricerca della libertà hippie, con il peregrinare verso le regioni povere alla ricerca del misticismo e della felicità. Altro fattore influente è la crescente facilità di spostarsi, potendo portare avanti il proprio lavoro e quindi le proprie entrate economiche con relativa semplicità data delle nuove tecnologie interconnesse.
Da qui le due domande fondamentali: come si diventa nomade digitale? E come ci si mantiene?
Innanzitutto bisogna accettare che il nomadismo digitale è un vero e proprio stile di vita che va oltre al semplice guadagnare sul Web: bisogna lavorare sodo per rendere quella vita sostenibile, non solo economicamente, in qualunque luogo ci si trovi. Il vero obiettivo non è (solo) fare molti soldi, ma poter vivere una vita che non sia preda della noiosa routine che crea frustrazione emotiva. La prima cosa è lavorare su se stessi, fissare degli obiettivi personali, capire cosa piace e dà soddisfazione. Solo a questo punto è bene formarsi e cominciare a cercare in Rete le opportunità di lavoro. Molti della categoria gestiscono blog per monetizzare in molti modi, fanno social media management per sé o per conto terzi, mixano le varie attività proposte dal Web con la fotografia e il videomaking: insomma, ce n'è per tutti i gusti e per tutti i clienti. Ecco qui un primo kit di sopravvivenza per un vero nomade digitale:
- notebook: il portatile deve essere il primo alleato, da avere sempre con sé. Quindi scegliere anche in base al peso, alla robustezza e alla versatilità;
- zaino: un must per adattabilità, economia del peso, costi. Oltre a quello per il guardaroba non lesinate per uno zaino porta pc robusto ergonomico, impermeabile e adatto alla misura del notebook;
- smartphone: per ogni tipo di segnale, con batteria a lunga durata, possibilmente con ottima fotocamera;
- cibi speciali: in caso di intolleranze o patologie particolari, è molto meglio avere delle proprie scorte personali al seguito.