NOMADE COI TIMBRI DELLA PROCURA IN CASA. USATI PER FAR EVADERE GLI AMICI?
Li hanno scoperti i carabinieri durante una perquisizione
PAESE – Quei due timbri, falsi, ma riprodotti a regola d’arte, potevano evitare guai a conoscenti che in teoria stavano agli arresti domiciliari, ma invece se ne andavano in giro.
Riproducevano infatti il logo della Procura della Repubblica di Venezia ed il nome e cognome di uno dei cancellieri.
Se utilizzati per validare dei falsi permessi d’uscire di casa potevano dare modo di oltrepassare senza problemi un posto di blocco.
Ed è proprio questo l’uso che i carabinieri ipotizzano ne facesse la nomade 47enne di Paese che aveva i due timbri nel comodino della camera da letto.
I carabinieri li hanno scoperti in casa durante una perquisizione in cui cercavano materiale rubato.
La donna è stata denunciata per contraffazione di sigilli di pubblico ufficiale e ricettazione.