GLI RITIRANO LA PATENTE E SI INCATENA AD UN ALBERO
Singolare protesta da parte di un 50enne. I carabinieri l’avevano fermato alle 4, è rimasto legato fino alle 10
Montebelluna – Si è incatenato ad un albero. Questa la sua risposta ai carabinieri che gli volevano sequestrare il pick-up e ritirargli la patente. È successo ieri mattina. Gianni Bonesso, 50 anni, titolare di un agriturismo a Mel (Belluno), mastro birraio e geometra, fino alle 10 è rimasto legato in via Leonardo Da Vinci, seduto sul marciapiedi.
Era stato fermato da una pattuglia dei carabinieri quand’erano circa le 4. Era di ritorno da una festa. Secondo i carabinieri aveva bevuto, tant’è che decidono di fargli l’alcoltest. Lui obbietta, sostenendo di non essere stato alla guida del mezzo, ma di essersi fermato a lato della strada per riposare.
I militari sostengono, invece, che si sia fermato perché li aveva visti dietro di sé e al suo diniego propendono per il ritiro della patente ed il sequestro dell’auto. E lui appunto risponde con il gesto eclatante. Prende una catena dal veicolo e si lega ad un albero, rimando lì per ore.
Tanta gente all’ora di andare al lavoro lo guarda strabiliata. In diversi chiamano i carabinieri, che già conoscono la situazione, ed i vigili urbani per segnalare le gesta dell’uomo. Bonesso alla fine rimane lì per quasi sei ore, finché a prenderlo non arriva un amico che aveva contattato telefonicamente.