28/03/2024pioggia

29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioviggine

28 marzo 2024

Oderzo Motta

LA PROCURA CONTRO CLAUDIO BALDISSIN

Non crede all'innocenza dell'uomo coinvolto nell'omicidio della moglie

| |

| |

Oderzo - La Procura della Repubblica non crede all’innocenza di Claudio Baldissin, recentemente assolto dall’accusa dell’occultamento del corpo della moglie Graziella Barbiero, uccisa nel novembre 2006 a Faè di Oderzo.

Per il Gip di Treviso Umberto Donà, l'uomo non partecipò nè alla lite nè alla rimozione del cadavere, ma aiutò i due figli a ridipingere e spostare i mobili dopo il fatto. Ma il favoreggiamento nei confronti dei propri consanguinei non è punibile; Baldissin ora è in libertà dopo una detenzione di poco più di un anno.

L'avvocato Stefano Pietrobon, legale di fiducia dei fratelli Benjamin e Brian Baldissin, figli di Claudio e della vittima, ha depositato dal canto suo in Appello la richiesta che sia loro riconosciuto l'omicidio colposo e non preterintenzionale aggravato e di occultamento di cadavere: i due figli di Graziella Barbiero non avrebbero voluto uccidere la madre, sostenendo la tesi della lite finita in tragedia.

La sentenza emessa dal Tribunale di Treviso riconosce che i due ragazzi litigarono con la madre e la colpirono con un pugno; lei cadde, si ruppe il naso, svenne e il conseguente blocco di tosse e deglutizione provocò la morte, per l'ingresso del sangue nei polmoni.

Claudio Baldissin fu assolto, i due figli furono condannati a 13 anni e 4 mesi per omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere. Ora la Procura della Repubblica ricorrerà contro l’assoluzione piena di Claudio Baldissin.

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Oderzo Motta
Leggi altre notizie di Oderzo Motta

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×