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29 marzo 2024

Castelfranco

ANDREA, ALLA CRESIMA IN CARROZZA

Affetto da sindrome di down, da quando ha 2 anni è malato di leucemia. La carrozza è un regalo del padre

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Castelfranco - Una carrozza trainata da quattro cavalli bianchi. Il cocchiere ha suonato il campanello di casa, Andrea ha aperto ed ha capito subito che c’era dietro papà. Gliel’aveva promesso: “Se arrivi alla cresima andrai in chiesa in carrozza”. Promessa mantenuta.

Andrea ha strabuzzato gli occhi, ma non è rimasto per nulla intimidito. È salito insieme ai padrini e alla mamma. Perché avete voluto fare una cosa del genere? “Non sappiamo se l’anno prossimo… capisce cosa voglio dire...”, afferma col groppo alla gola papà, Roberto Pietrobon, titolare di una stireria a Castelfranco, “…faccio fatica a parlarne”.

“Abbiamo voluto fare come si fa in un matrimonio – aggiunge -. Vogliamo essere felici. Andrea vive giorno per giorno. E noi con lui. È felice. Non sembra che sia ammalato. Non sembra che abbia passato quello che ha passato. Ha il catetere endovenoso, la chemioterapia pesa. Ma la malattia, grazie all’amore che noi abbiamo per lui e quello che lui ha per noi, può essere sopportabile”.

Che ha detto quando ha visto i cavalli? “Ha detto solo grazie”. Andrea, affetto da sindrome di down, oggi compie 14 anni. Da 12 è ammalato di leucemia. 12 anni passati tra casa e ospedale. Visite, sedute di chemioterapia, farmaci, dolori. Scuola poco o niente. Non può neanche stare più di tanto a contatto con gli altri bambini. La Città della Speranza di Padova praticamente è diventata la sua seconda casa. Essere in cura è la sua vita.

       

“L’idea dei cavalli bianchi era venuta al papà tanto tempo fa e gli aveva detto più volte che l’avrebbe fatto – racconta il padrino di Andrea, il luogotenente Antonio Ria, ex comandante del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Castelfranco -, ma era da parecchio che non ne parlavano. Quindi Andrea non sapeva nulla, ma quando ha visto i cavalli ha capito subito di che cosa si trattava. Ha capito che suo papà aveva mantenuto la promessa fatta tanto tempo fa”.

La carrozza è arrivata ieri mattina a Salvatronda di Castelfranco, in via Livenza. Alcuni chilometri di strada con i cavalli sotto la pioggia. A bordo i padrini, Antonio Ria, la moglie Laura Lorenzetto, e la mamma di Andrea, Graziella. L’arrivo alla chiesa della Pieve a Castelfranco ha suscitato non poca curiosità tra i presenti. Andrea ha fatto il suo arrivo “glorioso”, è entrato in chiesa ed è stato cresimato come tutti gli altri. In chiesa c’erano diversi rappresentanti della Città della Speranza di Padova.

Tra questi anche il professor Luigi Zanesco. In tanti anni di cure Andrea ha saputo guadagnarsi la simpatia della struttura. Ne è diventato quasi un simbolo. Lui, baciato dalla sfortuna per due volte nella stessa vita. All’uscita, ad attenderlo sotto la pioggia battente, i suoi cavalli ed il suo cocchiere. Lì per lui. Chi si trovava a passare da lì non capiva nemmeno che cosa stesse accadendo. Una carrozza? Il padrino l’ha preso sotto braccio ed insieme al sindaco di Castelfranco, Maria Gomierato, sono saliti a bordo.

La pioggia non ha fermato Andrea e la sua voglia di vivere e sorridere. I cavalli sono partiti, hanno fatto il giro delle mura del castello di Castelfranco e poi sono andati verso il ristorante. Ad attenderlo, come ad un matrimonio, come voleva papà, c’erano oltre centocinquanta persone. Centocinquanta persone per dimostrare che la voglia di vita non abbandona mai. Commozione. Un groppo alla gola generale, ma anche tanta allegria. La vita va avanti. Il sorriso di Andrea rimarrà per sempre. MAt.C.

 


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