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18 aprile 2024

Castelfranco

SOTTOPASSO DI VIA FORCHE: LUOGO DI PERDIZIONE PER BANDE DI ADOLESCENTI

Scritte con lo spray, bottiglie rotte, rifiuti di vario genere. Testimoni parlano di scambi di droga alla luce del giorno

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Castelfranco - Le pareti sono tappezzate dallo spray. Dall’inizio alla fine del sottopassaggio, per centinaia e centinaia di metri, la scena è la stessa: sia da una parte che dall’altra è un susseguirsi di scritte, graffiti (tra l’altro nessuno di apprezzabile) e scarabocchi di vario genere. Non mancano frasi inneggianti all’intolleranza razziale e la simbologia nazista. A terra ci sono cartelli stradali scardinati a forza e gettati in mezzo alla carreggiata, cocci di bottiglie rotte e vicino a questi gli scatoloni vuoti che le contenevano, oltre a cartacce e rifiuti di vario genere. Ci sono perfino i resti di un materasso presumibilmente dato alle fiamme durante la notte tra domenica e lunedì, o al massimo tra sabato e domenica, dato che lunedì mattina puzzava intensamente di fuliggine.

Qui sottopassaggio di via Forche. Chiuso alle auto. Aperto solo alle biciclette. Così dal momento dell’inaugurazione, avvenuta in pompa magna ad agosto dello scorso anno. In questi nove mesi è diventato un luogo di perdizione per adolescenti scapestrati. Lo scenario è quello delle grandi opere pubbliche incompiute. Ma non si tratta di un’incompiuta: com’è noto si è deciso di tenere chiuso per preservare il quartiere residenziale a sud del sottopassaggio dal traffico, in attesa che sia pronta la strada che collegherà direttamente con via De Amicis.

Il luogo è isolato. Di notte nessuno sente e nessuno vede. Si possono sfogare tutte le ansie accumulate durante il giorno. Ci si può ubriacare, magari spaccando a terra la bottiglia appena svuotata. Ci si può drogare. Si può urlare a squarciagola. Di giorno le cose avvengono in maniera più dimessa. Ma avvengono. A testimoniarlo sono le persone che vivono nei paraggi del sottopassaggio e che lo percorrono in bicicletta. Sciami di ragazzini in motorino, che nel pomeriggio, ma anche ad orario scolastico, si danno appuntamento al sottopassaggio. C’è chi parla di spaccio e di evidenti scambi di droga.

“Il pomeriggio si vedono un sacco di ragazzini – racconta Aggeo, un anziano che passa in bici -. Fumano marijuana e se la scambiano. Ci sono anche tanti marocchini. Il fine settimana vengono qua ad ubriacarsi. Il lunedì puntualmente ci sono bottiglie fracassate a terra. Per non parlare delle scritte alle pareti. È il regno dei writers”.

“Chi pagherà per ripulire i muri? – gli fa eco una donna -. È un’indecenza! Li si rintracci e gli si faccia pulire le pareti”. Un’altra donna: “Io ci passo di giorno, ma non mi sognerei mai di passare la sera”. Un anziano: “Ora chi pagherà i danni? Spetterebbe a loro, o ai loro genitori, ma pagheremo tutti”.

Gli amministratori comunali, in un incontro pubblico avvenuto qualche settimana fa, hanno annunciato che intendono aprire al traffico durante l’estate, a senso unico, da sud a nord, ma tanta gente che abita nelle zona che probabilmente sarà invasa dalle auto continua a ribadire il proprio no all’apertura.

MC

 


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Matteo Ceron

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