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19 aprile 2024

Castelfranco

«IN BORGO PIEVE LA GENTE HA PAURA»

Appello al Comune da parte di un’amministratrice di condomini

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Castelfranco - “A Castelfranco bisogna intervenire. O si prende una direttiva diversa o le cose andranno sempre peggio”. Si parla di degrado e paura per la propria incolumità, ma l’appello, rivolto direttamente al Comune e al sindaco Maria Gomierato, non arriva da qualche esponente politico, bensì da qualcuno che quotidianamente riceve valanghe di segnalazioni da parte di gente comune che denuncia situazioni di disagio dovute in particolar modo alla presenza di persone che vivono di espedienti, o extracomunitari che concentrati in massa in particolari zone comportano quello che viene definito un degrado generalizzato. A parlare è Giovanna Frare, titolare di uno degli studi più importanti a Castelfranco per quanto riguarda l’amministrazione di condomini, la “Amministrazioni Condominiali Mussato”, che gestisce oltre 150 condomini, ovvero migliaia di unità immobiliari. Quindi l’appello, inutile dirlo, avviene a ragion veduta.

Le zone che segnala come le più compromesse sono borgo Pieve e la zona della stazione, dove si concentra la stragrande maggioranza di attività commerciali gestite da extracomunitari, quella del Palazzetto dello Sport e quella nei pressi del parcheggio dell’ospedale. Parla in particolar modo di borgo Pieve, forse spinta anche dall’ennesimo episodio, risalente allo scorso fine settimana: una furibonda rissa tra marocchini e cinesi che se le sono date di santa ragione mettendo in subbuglio mezzo quartiere.

“È un’area in cui non c’è tutela per chi ci vive – afferma Giovanna Frare -. I carabinieri dal mio punto di vista fanno il loro dovere e si rendono disponibili. Il problema è di natura amministrativa e qui chiamo in causa il Comune. La limitazione degli orari delle attività commerciali è competenza del sindaco. Ci sono alcuni che chiudono alle 22 e c’è anche chi gli orari di chiusura non li rispetta. La cosa si ripercuote in chiunque abita nella zona. Quando si vede una zona in cui c’è un degrado di quel tipo, dovrebbero essere naturali un’intensificazione dei controlli e delle particolari limitazioni, a partire proprio dalle licenze e dagli orari delle attività commerciali. Sono cose che oramai siamo stanchi di chiedere”.

“È pieno di gente che palesemente vive di espedienti – aggiunge -. Non vedo come si possa rimanere tranquilli, visto che tra l’altro si parla di una zona molto vicina alle scuole. La gente comincia ad aver paura. Al di là dei rumori o delle caciare che possono crearsi, le litigate sono molto frequenti. Chi vive lì non rientra più a casa tranquillo. La gente comune poi comincia ad evitare la zona. Noi riceviamo continue segnalazioni, che a nostra volta giriamo al Comune, ma è anche pieno di semplici cittadini che lo fanno. Alle denunce di pubblica sicurezza dovrebbero seguire immediati controlli da parte dei vigili. Non capisco perché a Castelfranco non accada”.

MC

 


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Matteo Ceron

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