17/04/2024possibili temporali

18/04/2024pioggia debole e schiarite

19/04/2024velature lievi

17 aprile 2024

Castelfranco

«L’AUTOLESIONISMO È SEMPRE PIÙ DIFFUSO TRA GLI ADOLESCENTI»

A segnalarlo il direttore del Consultorio Familiare. L’ultimo caso una ragazzina che si è iniettata sostanze con una siringa nel bagno della scuola

| |

| |

Castelfranco - Si era iniettata del colluttorio mischiato ad altre sostanze con una siringa nel bagno della scuola, i professori, scoperto quanto aveva fatto, avevano dato l’allarme, lei era stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso in ambulanza e fortunatamente se l’era cavata senza gravi conseguenze. Le sostanze che si era iniettata sotto pelle non erano letali. Probabilmente un atto di esibizionismo, un tentativo di simulare il suicidio. Il fatto è accaduto tempo fa in una scuola media di Castelfranco. La ragazzina protagonista ha 14 anni. Ora è seguita dal Consultorio Familiare cittadino. Questo non sarebbe che uno dei vari casi che la struttura sta seguendo.

L’autolesionismo dilaga tra gli adolescenti. Ne ha parlato il direttore del Consultorio, Pasquale Borsellino, l’altra sera, in Teatro Accademico, in occasione della presentazione del libro della giornalista del Messaggero Marida Lombardo Pijola, “Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi”, una sorta di tuffo nel mondo adolescenziale e nelle sue devianze realizzato grazie a testimonianze reali di ragazzini. Borsellino ha presentato l’argomento raccontando anche degli aneddoti riguardanti ragazzi seguiti dalla struttura che dirige. Quello citato è forse il più eclatante, anche perché consumatosi all’interno della scuola.

«La ragazza si era iniettata del liquido in un braccio – ha raccontato Borsellino –, nel bagno della scuola. Si trattava di colluttorio ed altre sostanze non letali. Un atto dimostrativo per attirare l’attenzione su di sé. I professori l’hanno soccorsa, è stata portata via in ambulanza. Non ci sono state conseguenze. Ora la stiamo seguendo al Consultorio. Abbiamo scoperto anche che era solita tagliuzzarsi con delle lamette, oppure si schiacciava le dita nei cassetti». Un racconto che fa accapponare la pelle (da notare: la ragazzina appartiene ad una famiglia normalissima), ma fatto con la naturalezza di uno che di casi di questo tipo ne ha visti parecchi.

«Seguiamo diversi casi analoghi – ha puntualizzato il direttore del Consultorio Familiare di Castelfranco -. Il fatto di procurarsi dolore fisico ultimamente è una cosa piuttosto frequente soprattutto tra i preadolescenti, i ragazzini che fanno le scuole medie. Anche la promiscuità sessuale è diffusa». Ma come si spiega tutto ciò? «Oltre alla voglia di attirare attenzione su di sé – spiega Borsellino -, c’è anche la volontà di vincere una certa sofferenza psicologica. Un modo per sentirsi vivi ed uscire dalla quotidianità». MC

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Castelfranco
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×