Vendola gela Bersani su Monti: "Attento a non rompere alleanza"
ROMA - "Sono disponibilissimo a rivolgermi anche a forze come quella del professor Monti". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, intervenendo questa mattina a Radio Anch'io, ribadendo l'apertura al professore dopo il voto.
Sull'alleanza con Monti, chiede il direttore dell'Adnkronos Alessia Lautone, Bersani parla anche a nome di Vendola? "Basta leggere la carta d'intenti, che si è data una credibilità in termini di rigore e di serietà. Dopo di che - puntualizza il segretario dem - c'è scritto che a contrasto delle regressioni populiste di una destra europea e nazionale, noi abbiamo un atteggiamento di apertura nei confronti di forze europeiste e costituzionali". "E' chiaro, però - precisa - che le convergenze non si fanno a tutti i costi, deve essere messo alla prova dei programmi". Poi Bersani mette in chiaro: "Solo noi siamo in condizione di battere la destra, Monti non lo è. E siccome vince chi arriva primo, noi facciamo un appello agli italiani per governare il Paese".
Parole che vedono subito la risposta dello stesso leader di Sel, Vendola, che su twitter avverte il Pd: "Spero che Bersani non si voglia assumere la responsabilità di rompere l'alleanza del centrosinistra".
Bersani poi parla di Berlusconi. "Che sta richiamando i suoi, io non l'ho mai sottovalutato e non ho mai pensato di avere la vittoria in tasca. Ma non sento il fiato sul collo. Ho sempre pensato ci fosse la destra e non ho mai sottovalutato" il Cavaliere. "Ma quando sento parlare di sorpasso, io rispondo 'col binocolo'". Cosi' il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, su Radio uno, rispondendo a una domanda del direttore Antonio Preziosi. "Sento che Berlusconi si rimpannuccia con le sue forze, che sono quelle che ha", afferma il segretario dem.
Il governo durerà 5 anni? "Io penso di si, penso che abbiamo bisogno di 5 anni di stabilità e che li avremo", dice ancora al direttore dell'Adnkronos, Alessia Lautone, ai microfoni di Radio Anch'io. "Non sarà un percorso facile - aggiunge - perché c'è una crisi gravissima, ma ne verremo fuori. Ci vuole stabilità, serietà e anche un po' di coraggio", aggiunge.
Matteo Renzi ministro se il Pd dovesse spuntarla alle elezioni? "Non ha mai visto com'è l'ufficio del sindaco di Firenze, è nel cuore del rinascimento italiano. Altro che ministro...". Risponde Bersani a una domanda di un radioascoltatore.
Infine la a vicenda del Monte Paschi di Siena, in cui "il Pd non c'entra nulla, ma il Pd senese come le istituzioni senesi hanno peccato di localismo". Il segretario dem traccia poi la strada per evitare che vicende simili si ripetano: "noi introdurremo subito, dal primo giorno - assicura - il falso in bilancio", vanno poi "regolati i derivati" e chiusa definitivamente la pratica dei "condoni".
(Adnkronos)